Ecco il testo integrale della lettera inviata al presidente nazionale del Codacons e al suo vice, Carlo Rienzi ed Enrico Marchetti, dall'ex consigliere di Scafati Angelo Matrone, per sensibilizzarli sull’interruzione del servizio h24 della farmacia di Scafati e sulla paventata uscita del Comune dal Consorzio farmaceutico intercomunale.
Gentile presidente Carlo Rienzi e gentile vicepresidente Enrico Marchetti, chi vi scrive è un ex consigliere comunale di Scafati, comunità della provincia di Salerno, che conta oltre 50mila abitanti, che ha l'obiettivo di difendere gli interessi dei cittadini. Il nostro Comune dal febbraio scorso è stato sciolto per infiltrazioni camorristiche, arrivando così al culmine di anni difficili, dove siamo stati anche attori non protagonisti della chiusura del nostro ospedale e del relativo Pronto soccorso.
Una situazione paradossale, in un Paese che come l'Italia si definisce civile. Siccome al peggio non c'è mai fine, il 18 settembre abbiamo subìto l'ennesima mortificazione. Dopo 20 anni di servizio la farmacia comunale, di proprietà del Consorzio farmaceutico intercomunale, non svolge più il servizio di orario continuato. Parliamo, badate bene, di una struttura che incassava 1.000 euro a notte e dunque non aveva problemi di bilancio. Tutto è stato deciso senza discuterne con i cittadini, che hanno dovuto accettare per l'ennesima volta una decisione in modo passivo. Ora, dunque, Scafati non ha più una farmacia h24 e un ospedale.
Mi rivolgo a voi, esperti nella tutela dei consumatori in ogni ambito, di valutare se ci siano i presupposti di una class action da intraprendere nei confronti dei responsabili. Inoltre, vi chiedo anche di ragionare insieme su un altro problema. I commissari del Comune di Scafati, molto probabilmente, il prossimo 28 febbraio non rinnoveranno la convenzione con il Consorzio farmaceutico e abbandoneranno l'Ente intercomunale. Questo potrebbe comportare il pagamento di un debito che si aggira intorno a un milione di euro per il nostro Municipio e che andrebbe ad aggiungersi ai circa 30 milioni di euro lasciati in eredità dalle passate Amministrazioni comunali. Anche qui auspico di poter dialogare con voi su una presunta azione legale da intraprendere nel nome dei contribuenti che pagano le tasse e meritano rispetto da parte delle istituzioni".
Redazione Salerno