Salerno

Salvo colpi di scena, anche questa volta Alberto Bollini resterà alla guida della Salernitana. I numeri, però, sono tutti contro l'allenatore; nelle ultime 17 partite, infatti, la Salernitana ha vinto soltanto 3 volte, tra l'altro mai lontano dalle mura amiche. Del resto un solo successo in 8 gare di campionato è davvero troppo poco per una squadra che, pur non fortissima e forse inferiore all'anno scorso in alcuni reparti, ha affrontato Venezia, Ternana, Carpi, Pro Vercelli e Ascoli, non propriamente le primissime della classe. Lotito, a questo punto, farebbe bene a prendere una posizione: o riconferma l'allenatore evitando di bacchettarlo in conferenza stampa o lo esonera, possibilmente sostituendolo con un uomo di qualità e comprovata esperienza. E l'alibi delle assenze mai come questa volta non regge: a mancare erano i difensori, eppure i granata non hanno subito gol, conferma del fatto che la rosa è ampia e che Schiavi e Mantovani meritavano maggiore spazio già nelle settimane precedenti, quando la Salernitana prendeva sempre gol e Tuia, Pucino e Perico collezionavano insufficienze senza mai accomdarsi in panchina.

La svolta quando? Si spera presto, anche perchè il calendario è da brividi e propone in rapida successione Avellino, Frosinone, Novara, Bari ed Empoli, cinque partite proibitive. Oggi la squadra è sembrata anche un pochino nervosa: Bocalon non era certo contento dopo l'ennesima sostituzione, alcuni elementi sono stati schierati fuori ruolo (Sprocati su tutti), solo Bollini non si è accorto della giornata no di un Antonio Zito volenteroso, ma a tratti irritante, mentre la gestione di Rossi lascia davvero spazio a tanti, troppi punti di domanda. Intanto al Partenio ci sarà ancora la stessa guida tecnica:sarà davvero l'ultima spiaggia?

Gaetano Ferraiuolo