Un sequestro ingente, di oltre 8,5 mln, è stato effettuato dalla GdF su ordine del Gip di Napoli. A vedersi sequestrare immobili, autoveicoli, conti correnti e un'imbarcazione è un imprenditore di Aversa (Caserta), indagato dalla Dda per i reati di estorsione e usura aggravati dal metodo mafioso. Secondo quanto accertato nel corso delle indagini, l'uomo avrebbe prestato, tra il 2010 e il 2012, la somma di 327mila euro a un collega imprenditore che si era rivolto a lui perché in gravi difficoltà economiche. Lo stesso  avrebbe riferito che i soldi prestati provenivano da un clan camorristico che controlla i comuni casertani di Santa Maria la Fossa e Grazzanise. In cambio del prestito, l'indagato si sarebbe fatto restituire soldi e beni per un valore doppio, applicando dunque un tasso di interesse di circa il 176%. In particolare, i finanzieri della compagnia di Casalnuovo guidati dal capitano Pasquale Danese, hanno accertato che l'imprenditore usuraio avrebbe ottenuto dalla vittima tre immobili di 350mila euro e la somma in contanti di 425mila euro.