Siamo noi veri ambientalisti, che facciamo proposte serie in parlamento, come quelle di punire severamente chi realizza da oggi abusi e i pubblici funzionari compiacenti. Per il passato invece, la verita' e' che in Campania ci sono 70mila case abusive, non le possiamo abbattere tutte. Dove lo mettiamo tutto il materiale di risulta, dove li mettiamo i 70mila cittadini che perderanno la casa?". Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a Castel Volturno , alla festa del Pd provinciale. "Se non si e' andati avanti negli abbattimenti - ha aggiunto De Luca - vuol dire che c'e' qualche problema; penso ai fondi o ai processi per abusivismo che durano decenni. Io non ho mai parlato di abusivismo di necessita', esiste pero' una condizione sociale di necessita', che e' ben altra cosa. Di queste situazioni i Comuni non possono non tener conto. La nostra - spiega il governatore - e' una proposta di buon senso; prevediamo che non si possono sanare tre o quattro categorie di abusi, come quelli commessi da chi ha costruito su terreni demaniali o in zone idrogeologicamente pericolose, di chi ha costruito abusivamente essendo gia' proprietario di appartamento, o di chi ha costruito in zona a vincolo assoluto; se hai costruito davanti alla Reggia o ai templi di Paestum, il manufatto va sicuramente demolito ma che danno ambientale c'e' per coloro che hanno realizzato prime case a Casal di Principe, Villaricca, Marano? La nostra legge riduce le demolizioni ai casi necessari, mentre per tutto il resto delle case abusive la nostra proposta e' di non procedere a demolizioni, ma consentire ai Comuni di dichiarare la pubblica utilita' sulla base di criteri chiari, acquisire al proprio patrimonio le palazzine e destinarle a uso sociale, ridandole se possibile anche ai vecchi inquilini, da cui potranno ricevere un canone guadagnandoci", conclude De Luca.
De Luca: "Non possiamo abbattere 70mila case abusive"
"Dove mettiamo il materiale di risulta? Dove mettiamo chi perde la casa?"
Redazione Ottopagine