Grumo Nevano

Sulla base delle indagini, ancora aperte, effettuate dal Corpo di Polizia della Città Metropolitana di Napoli, il Tribunale di Napoli Nord, su richiesta della Procura di Napoli Nord diretta dal Procuratore Francesco Greco, ha emesso la misura interdittiva della sospensione dai pubblici uffici nei confronti dell’attuale responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Grumo Nevano.

L’indagine della Polizia Metropolitana, guidata dal Comandante Lucia Rea, si è sviluppata partendo dal sequestro di un opificio tessile eseguito nel mese di marzo nel comune di Grumo Nevano. L'opificio, privo di autorizzazioni nonché dei requisiti tecnici per i locali dove l'attività veniva svolta, era gestito da un Consigliere presso il Comune di Grumo Nevano, nipote del responsabile del locale UTC che forniva certificato di agibilità dei locali, attestando in tal modo la sussistenza del requisito della loro idoneità, condicio sine qua non per sanare la propria posizione e riprendere la propria attività imprenditoriale.

Le indagini, eseguite dagli agenti dell’Ente di piazza Matteotti sotto la direzione del PM Patrizia Don Giacomo, facevano emergere che il documento prodotto dalla parte, pur proveniente dai preposti uffici comunali, era in effetti falso e costruito ad arte. In esso venivano infatti riportati, su un format effettivamente in uso all’ufficio, e con l’apposizione del timbro originale, dati riferibili ad altre pratiche in essere presso il suddetto UTC comunale, ed anche la firma apposta in calce al certificato era da ritenersi falsa, disconosciuta dall’allora responsabile pro tempore.

«Questa operazione – ha affermato il Sindaco Metropolitano, Luigi de Magistris – testimonia l’attenzione che la Città Metropolitana sta ponendo al programma di prevenzione e repressione messo in campo, di concerto con gli altri soggetti che operano sul territorio, nell’ambito della Terra dei fuochi. L’azione della Polizia Metropolitana sarà incessante e proseguirà senza sosta per garantire condizioni di legalità e di salubrità ambientale alle popolazioni che vivono nell’area».

«Ringrazio il Corpo della Polizia Metropolitana – ha aggiunto il Consigliere Metropolitano Delegato alla Polizia Metropolitana, Carmine Sgambati - per questa indagine che dimostra la competenza e l’impegno profuso dagli agenti nelle operazioni di prevenzione dei reati ambientali, ambito nel quale sono diventati un punto di riferimento per le altre Forze dell’Ordine e soprattutto per la Magistratura inquirente».