Atripalda

Forse basterà solo un’altra nottata per completare la posa in opera dell’asfalto intorno alla rotatoria di via Appia. Il programma prevedeva la fine dei lavori entro le ore 6:00 di sabato 25 aprile, ma il grosso è già stato fatto la notte scorsa. L’intervento ha interessato tutta l’area che circonda la grande rotatoria, i cui lavori, partiti tre anni fa, si sono fermati più volte per ragioni legate all’interruzione dei finanziamenti regionali, al coinvolgimento di più enti, alla necessità di effettuare lavori imprevisti ai sottoservizi e alla fognatura, ma anche all’apertura di un’inchiesta della Procura della Repubblica per illecito smaltimento dei rifiuti di cui non si saputo più nulla. 

La notte scorsa un potente mezzo ha scarificato l’asfalto esistente (nella foto di Antonio Cucciniello), fino ad una profondità di dieci centimetri, mentre i camion provvedevano velocemente a portare via tutto il materiale di risulta.

Sotto lo sguardo di un nutrito gruppo di amministratori, tecnici e curiosi. Il sindaco Spagnuolo, insieme all’assessore Landi ed ai consiglieri PascarosaBarbarisi, ha seguito almeno fino alle tre i lavori per sincerarsi che si procedesse speditamente. E così è stato, anche se non è stato più necessario interrompere il traffico veicolare perché il transito delle vetture è stato molto scarso. In ogni caso, da una certa ora in poi, il comandante dei Vigili urbani, il capitano Salsano e l’agente Masucci hanno garantito il servizio di vigilanza mentre tutto il personale dell’Ufficio tecnico, con l’ingegnere Aquino e i geometri De Cicco e Berardino, ha assisto il direttore dei lavori, l’ing. Perrotta.

Dopo la scarificazione è stato posato il primo strato di asfalto mentre la posa del secondo è prevista per stanotte. Successivamente si provvederà a seminare l’aiuola della rotatoria del diametro di circa 24 metri che inizialmente prevedeva una meridiana, con elementi di marmo che servivano a scandire le ore del giorno e le stagioni dell’anno. Ad elaborare il progetto un pool di tecnici coordinati da Luigi Di Cristofano (con lui i professionisti Marino Nardiello, Amabile Iannaccone e l’ingegnere Mario Perrotta).

Gianluca Roccasecca