Per migliorare la giustizia italiana bisogna lavorare sull’organizzazione e sulle norme. Il nostro obiettivo deve essere cancellare piuttosto che creare nuove norme e quindi semplificare. Dunque, non dobbiamo introdurre reati di cui nessuno sente la necessità ma che nascono sulla scia degli umori del momento, dalla pancia, come quello sulla propaganda fascista e che servono solo a sovraccaricare di  lavoro inutile gli uffici giudiziari”. Così Federica Chiavaroli, sottosegretario alla Giustizia,  nel suo intervento al Meeting di Alternativa Popolare che ha preso il via oggi al Castello di Limatola in provincia di Benevento.
 
“In tutta questa legislatura – ha continuato il sottosegretario - abbiamo lavorato bene sul piano dell’organizzazione: siamo l’unico paese in Europa ad avere il processo civile telematico, tutto paperless, che è diventato un modello per gli altri Paesi Ue; abbiamo avviato l’informatizzazione anche del processo penale e stiamo avviando una grande assunzione nelle cancellerie con 2000 giovani selezionati con un concorso pubblico. Abbiamo fatto, dunque, un bel passo avanti sull’organizzazione che incide anche sui tempi della giustizia e i miglioramenti ci sono stati sia nella diminuzione dei giudizi pendenti sia nei tempi”. 
 
E ha concluso: “Dobbiamo prestare, inoltre, attenzione alla giustizia civile perchè da essa deriva la competitività del sistema economico: siamo in fondo alle classifiche perché non funziona e questo frena gli investitori. Abbiamo una grande riforma in pista che si può certamente migliorare e dobbiamo completare la riforma sulle procedure fallimentari con cui cancelliamo la parola fallimento dal codice e introduciamo una serie di meccanismi con cui si interviene prima che l’azienda arrivi al fallimento”.