Nocera Inferiore

Non c'è un clan di camorra a Nocera Inferiore. A dirlo il Tribunale del Riesame dopo oltre 5 ore di discussione. La pronuncia dei giudici disconosce dunque il reato di associazione di stampo mafioso per l'ex boss cutoliano Antonio Pignataro, accusato di essere a capo di un "neo" gruppo criminale di cui avrebbero fatto parte Ciro Eboli, l'ex consigliere Carlo Bianco e il giovane Luigi Sarno. Oltre ad altre persone, formalmente indagate. L'accusa che resta in piedi però è quella di scambio elettorale politico-mafioso.

Antonio Pignataro ottiene gli arresti domiciliari per la sola accusa di violenza privata aggravata dal metodo mafioso. Stesso reato contestato anche a Ciro Eboli. I due, per far pagare il furto di una stufa ad un giovane pregiudicato, gli fecero capire di dover chiedere perdono, altrimenti sarebbero stati guai. Per entrambi, la misura del carcere è stata sostituita con quella dei domiciliari, pur tuttavia restano entrambi dietro le sbarre per le altre accuse.

Luigi Sarno, il giovane nocerino, è agli arresti domiciliari. Il suo ricorso è stato respinto in toto dai giudici del Riesame. Sarno è accusato di corruzione elettorale ed estorsione tentata, oltre che aggravata dal metodo mafioso, per aver provato a imporre una personale gestione dei manifesti durante le ultime elezioni al candidato Mario Stanzione. Sarno avrebbe gestito le affissioni anche di altri candidati, per poi corrompere diversi elettori per raccogliere voti in favore di Nicola Maisto, ex consigliere che si è dimesso qualche giorno fa. Intanto proseguono le indagini, a darne notizia il quotidiano Il Mattino.

Redazione Salerno