Pozzuoli

Bandiere a mezz'asta a Pozzuoli nel giorno del lutto cittadino per la tragedia nella Solfatara. La comunità puteolana si stringe intorno ai familiari e alla comunita' di Meolo, dove vivevano i tre componenti della famiglia Carrer morti ieri nella Solfatara. Un gruppo di familiari - tra cui i nonni del piccolo Alessio, sopravvissuto alla tragedia - giunto nella tarda serata di ieri a Napoli in aereo ha cominciato l'iter per riportare le salme nel paese d'origine. Poi il tragico rito del riconoscimento delle salme. Domani e' programmata l'autopsia al secondo Policlinico. Resta intanto chiusa al pubblico l'area vulcanica della Solfatara, posta sotto sequestro in attesa dell'ultimazione del lavoro dei periti.

Sullo sfondo il dramma di Alessio, unico superstite. Il padre, la madre e il fratello di 11 anni sono stati inghiottiti da un cratere profondo circa 2 metri e mezzo durante una gita a Pozzuoli. Per Alessio si e' gia' attivata la Regione Campania, impegnandosi a seguirlo, ma anche il sindaco di Pozzuoli promette che "sara' fatto il massimo per lui e per i suoi familiari".

«Serve un monitoraggio per situazioni che riguardano realtà private, aperte al pubblico, magari non sottoposte a un controllo particolare che possono determinare problemi per la pubblica incolumità. È stata una tragedia che ha colpito tutti noi - ha ricordato -, atroce per le modalità con cui si è consumata. Ora dovremo attivare una commissione d'indagine, anche andando al di là nostre competenze, ma cercando di mettere sotto riflettori realtà private, come quella, ma aperte al pubblico. Faremo un lavoro sulle segnalazioni che arriveranno dai Comuni». È quanto ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, a margine di una conferenza stampa. E aggiunge: «Questo dramma è accaduto in un'area privata: è necessario che tutti facciano la propria parte per cercare di evitare tragedie come queste ma come Regione Campania andremo oltre le nostre competenze, istituiremo una commissione d'indagine che possa ispezionare e verificare le condizioni di sicurezza nei luoghi anche privati che sono aperti al pubblico».