Conza della Campania

“Il tentato suicidio del ventiquattrenne del Mali ospite del centro cittadino deve farci riflettere: questi ragazzi hanno la forza di attraversare il Mediterraneo e di aggrapparsi alla salvezza ma arrivano qui e vedono infrangersi tutti sogni e le speranze”. Si dice preoccupato il sindaco di Conza Vito Cappiello a seguito dei fatti che hanno riguardato uno degli ospiti del centro Sprar. Il ragazzo è stato salvato in extremis da un tentativo di suicidio: si è tagliato le vene e aveva deciso di lasciarsi morire. Aalla base del gesto ultimo e irrimediabile, la scadenza notificata del permesso di soggiorno, oltre al presunto diniego allo status di rifugiato politico della Commissione di Caserta. L’espulsione sarebbe stata la prospettiva del giovane, che a soli ventiquattro anni, ha lasciato la sua terra d’origine in cerca di fortuna nel mondo.

“Il suo è stato gesto davvero eclatante e ci ha sconvolto tutti” continua Cappiello. “Sono certo che i fatti delle ultime ore sull’ecatombe che si è verificata in Sicilia hanno influito sullo sconforto che grava su questi ragazzi. La morte dei 700migranti sulle nostre coste ha sconvolto tutti noi, e sono sicuro che abbia avuto un effetto amplificato sugli ospiti dei nostri centri. A questo bisogna aggiungere che ognuno porta con sé storie personali, trascorsi e sensibilità differenti”.

Se fosse riuscito a trovare un lavoro e a dimostrare di avere un impiego, il ragazzo avrebbe potuto dimostrare i requisiti per un rinnovo del permesso di soggiorno. Ma oltre alla pesante crisi occupazionale che grava nei piccoli comuni altirpini bisogna fare i conti con una condizione economica nazionale prossima al collasso.

“Il nostro compito in questo momento, che po è l’unica cosa che possiamo fare, è quella di riuscire a dare una speranza. Chi arriva qui con grandi sacrifici immagina di trovare realtà diverse, sicuramente più floride. Ma spesso i sogni si infrangono” conclude.

 

 

Eli.Fo.