Serre

Il WWF conta i danni di quanto accaduto durante l’incendio che si è sviluppato il 22 Agosto 2017 all'Oasi di Persano. Anche se è ancora prematuro stabilire una stima, perché dal punto di vista ambientale occorre del tempo per avere un quadro più certo sugli impatti subiti.

“Si può sicuramente anticipare, che il danno maggiore riguarda il bosco igrofilo, in quanto tale tipo di vegetazione ha una complessità di sviluppo sicuramente superiore al resto degli altri ambienti colpiti – comunica l'associazione in una nota -. Inoltre tali formazioni boschive sono sempre più rare nel nostro paese e l’area di Persano è tra le più importanti anche perché ancora in fase di espansione. In quanto al canneto, al di là dell’impatto paesaggistico – che ha sicuramente un valore straordinario – le preoccupazioni sono relativamente minori. Intanto perché tale formazione vegetale ha un ampio margine di ripresa senza particolari interventi. Inoltre, l’evento si è consumato in una stagione dove la presenza della fauna è minore rispetto al periodo riproduttivo.

Questo non significa che non ci siano stati danni. Va solo considerato, in un piano di riqualificazione ambientale, quali sono le priorità. Stesso discorso vale per le aree a macchia mediterranea, anch’essa meno problematica rispetto al bosco igrofilo. In quanto alla superficie colpita dal fuoco, 15 ettari sono del canneto centrale. Per quanto riguarda il bosco igrofilo, non si ha un dato preciso, in quanto l'incendio si è sviluppato su più fronti. Si stima comunque un’area intorno ai 10-15 ettari.

In ogni caso, è stata colpita solo la sponda destra del fiume Sele, nel comune di Campagna. In quanto alle cause, il WWF ritiene che siano di origine dolosa. Il contemporaneo rumore di spari segnalato dai proprietari delle case vicine fa pensare ad un’azione mirata contro l’oasi. In ogni caso, saranno le forze dell’ordine a dare riscontro dopo la denuncia che il WWF ha sporto subito dopo l’evento”.

Redazione Salerno