«Beati quelli che sanno ridere di se stessi, perché non finiranno mai di divertirsi», spiegava San Tommaso Moro nell’opera Le Beatitudini……. mentre «Una persona senza gioia è come una barca a vela senza vento, come una macchina a benzina di pessima qualità: non carbura bene», commenta invece nel suo libro Pietro Lombardo…ma questa volta non si parla né di vele né di auto ma bensì di bici, e sbirciando sul web, siamo tra l’altro in tema di Giro d’Italia nel Sannio, sono saltate fuori delle simpatiche foto della tappa del 2012 ( allora era San Giorgio del Sannio – Frosinone, oggi Benevento –San Giorgio del Sannio ) che conservano ancora una straordinaria attualità sulle condizioni della viabilità comunale e provinciale del paese di Apice: “immaginate se il giro d Italia passasse x apice!”, titola l’album fotografico sul gruppo Gli Apicesi…..l’immagine più eloquente (in evidenza) è senza dubbio quella che ritrae un ammasso di ciclisti aggrovigliati a terra…..com’è la situazione oggi rispetto al 2012?
Per nulla cambiata…anzi…. «Sai quanti morti sulle doppie corsie», commentava qualcuno, con una iperbole, su quella ipotetica tappa ad Apice del 2012 …in effetti su quella strada il manto è peggiorato di gran lunga…oggi è in condizioni pessime… e nessuno darebbe il via libera per far passare il Giro d’Italia…..è senza dubbio…c’è da dire, per lo meno, che stanno proseguendo i lavori lungo il tratto fino alle casette di San Donato, è il nuovo restyling dell’amministrazione Albanese, reso possibile grazie ad un mutuo di 600mila euro….e dalla Casa comunale hanno fatto sapere anche che «Tra due mesi saranno ultimati»….si spera, ed è quasi tempo di ultimarli. Per quanto riguarda la situazione nel centro urbano, tutti sanno che non è delle migliori….anche se un altro lavoro sta proseguendo. Ed è quello da circa 1milione di euro riguardante Corso Europa, Viale della Storia e Corso Italia e che darà anche una nuova entrata al paese…tutto sommato, qualcosa si muove …..e dalla Provincia?
Sembra che Il presidente Claudio Ricci non ne voglia sapere della Sp27 (collegamento vitale tra Apice e Benevento) e che tra l’altro, in parte, e paradossalmente, per delle complicate logiche di confine tra paesi, ricade proprio nel territorio di San Giorgio del Sannio….prorpio dove, ad esempio, perse la vita l’estate scorsa il giovane Fausto De Rosa…in quel punto ci sono ancora due striminzite fasce arancioni messe di fronte ai guard rail…..l’unico progetto deliberato dalla Rocca è quello riguardante il vecchio ponte vanvitelliano ad Apice vecchia….mentre per la Sp33, chiusa da 5 anni, dove c’è una frana che tra qualche anno si porta giù tutto, ancora nulla…..ritornando alla Sp27, qualche indiscrezione di un mese fa parlò di un inizio dei lavori entro marzo e riguardanti 4km di rifacimento del manto stradale, dalla salita di Licciardi fino al calcestruzzi Giardiello, approssimativamente….oggi, però, pare che ancora nessuno stia asfaltando qualcosa…..
Per la Sp27 furono numerosi gli interventi riportati su Ottopagine: l’intervista all’ex consigliere provinciale Sabatino Cecere, anche lui appassionato di ciclismo tra l’altro, va quasi tutti i giorni in bici da corsa, secondo Il quale il problema principale è legato sostanzialmente alla mancanza di fondi destinati alla manutenzione ordinaria dei collegamenti. Vedi ad esempio quest’anno, 1 euro ogni sette metri quadri su un totale di 360km di viabilità nell’hinterland 1 e 2.
Oppure l’intervento del sindacalista Fillea Cgil Antonio Mesisca, il quale raccontò di aver chiamato, l’anno scorso, addirittura la Polizia provinciale per segnalare alcune pericolosità, senza però avere nessun tipo di riscontro, ma soltanto un acceso diverbio. Mesisca infatti disse al signore al telefono « Di non dimenticare che prima faceva il cantoniere anche se indossa oggi la divisa». Infine le lettere dolenti del commerciante Porcelli all’ora Cimitile….se si va sul sito della Gazzetta e si vede il percorso della tappa 2015 (Benevento –San Giorgio del Sannio), si noterà che una determinata area dell’hinterland, tra cui Apice, è stata aggirata ed esclusa….sarà per le vie di collegamento? Ma no….l’unica consolazione arriva da Apice vecchia, come sempre. Il borgo antico andrà infatti in onda durante la trasmissione “Nell’Italia del Giro”. L’atmosfera si fa pirandelliana, e dall’ironia si passa ad un sorriso amaro. C’è però da dire che Apice, anni fa, era famosa non come terra di ciclisti ma di maratoneti. Il primo maggio di ogni anno si organizzava infatti uno degli eventi più importanti in provincia, dove accorrevano anche atleti professionisti, diversi di origine keniana. Ecco con una maratona, sicuramente, nessuno si farebbe male….forse.
di Michele Intorcia