Moschiano

Antonio Mazzocca, consigliere del comune di Moschiano, procederà ad inviare un esposto alla Procura della Repubblica di Avellino, per il rogo che è stato interessato il territorio di Moschiano, particolarmente la zona della strada statale 403 “Santa Cristina“, che collega il comune del Vallo di Lauro al capoluogo Irpino.

"È da criminali appiccare un fuoco, ma è ancor di più sversare nei regi lagni e nei valloni qualsiasi rifiuto, lastre di eternit, gomme, carcasse di auto, cucine, frigoriferi, lavatrici, bidoni di pittura. Tra l’altro, parliamo di rifiuti tossici molto pericolosi non solo per l’ecosistema, ma anche per la salute dei cittadini", sostiene Mazzocca.

A tal proposito, il consigliere Mazzocca ha presentato un’interrogazione scritta al sindaco del comune di Moschiano, Angelo Mazzocca, attraverso la quale si intende conoscere "quali strategie e mezzi sono stati messi in atto ad arginare e prevenire tale fenomeno e tutela del territorio e della salute delle persone e la loro incolumità".

Tanti gli interrogativi del consigliere Mazzocca: "Come mai si è arrivati a questo? Come mai in questo “vallone” vi era la presenza di tutti questi materialI: una discarica a cielo aperto e nessuno ha mai segnalato niente".

"Dove stava chi doveva controllare, visto che secondo la relazioni del genio civile si parla di anni e anni di sversamento di rifiuto di qualsiasi genere - prosegue il consigliere Mazzocca - Le nostre montagne con i loro valloni sono abbandonate  a se stesse prive di qualsiasi controllo e totalmente assente da qualsiasi monitoraggio e sorveglianza. Procederò di segnalare la vicenda alla Commissione Ambiente e Territorio della Camera".

"Si sta procedendo alla pulizia del regio lagno “vallone di Santa Cristina” partendo dalla vasca confinante nel comune di Quindici, con un finanziamento regionale - conclude Mazzocca - E' più di un anno e solo 500 metri sono stati bonificati, a fronte di circa 10 km. Facendo un calcolo, ci vorrebbero 20 anni per bonificare tutto il “vallone di Santa Cristina. Vista la mole di operai impiegati, avremmo evitato che durante l’incendio venissero rilasciate nell’aria particelle inquinanti e dannose per la salute dei cittadini, non solo di Moschiano ma di tutto il Vallo di Lauro".