Pollica

Domani saranno trascorsi sette anni dalla morte del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, ucciso con 9 colpi di pistola mentre stava rientrando a casa. Un delitto ancora irrisolto. Ci si prepara così ad una triste celebrazione, mentre le indagini proseguono, c'è tempo fino al 31 dicembre del 2017, per venire a capo dell'omicidio.

Intanto si consuma il dolore dei familiari, tra questi quello della vedova del sindaco pescatore Angelina Amendola, che continua a chiedere giustizia, e di chi è diventato il successore del primo cittadino.

“Il tempo corre troppo veloce e non ci consegna la verità sulla morte di Angelo. Diventa sempre più difficile attendere l'evoluzione delle indagini – a dirlo è il sindaco di Pollica Stefano Pisani -. E' comunque necessario mantenere la fiducia nel lavoro e negli sforzi che, anche dopo tanto tempo, la magistratura e le istituzioni in generale stanno facendo. Anche ultimamente con i rilievi del dna, questo ci fa particolarmente piacere perchè si continuare a lavorare. Ci fa credere che si continui a cercare di sapere la verità su quanto accaduto”.

Una mancanza che per la moglie di Vassallo si carica però anche di rabbia e sconforto sul perchè dopo tanto tempo ormai ancora non si sia venuti a capo di nulla. I risultati delle analisi del dna effettuati sull'indiziato numero uno: Bruno Humberto Damiani e su altre 94 persone del posto, che potrebbero essere coinvolte nell'omicidio, per ora non danno una risposta. Pare anzi che il test scagioni Damiani che non risulterebbe essersi trovato sul luogo del delitto quel tragico 5 settembre.

Redazione Salerno