Atrani

L’acquazzone era stato annunciato e, al cadere delle prime gocce, nei vicoli di Atrani è tornata ad insidiarsi la paura. Il terrore provato quel 9 settembre del 2010 purtroppo è ancora vivo negli occhi di molti e così nella cittadina costiera è scattato subito il piano della Protezione civile. Dopo cinque mesi di siccità, il nubifragio abbattutosi poco dopo mezzogiorno ha provocato l’ingrossamento del torrente Dragone generando comprensibili timori nella popolazione. Immediata la chiusura di tutti i locali situati al piano terra di piazza Umberto I, in via dei Dogi ed sul tratto tombato del torrente, così come prevede il piano di sicurezza in base il quale sono state rimosse anche tutte le auto parcheggiate sul corso principale.

I disagi più grandi ci sono stati però a Minori dove, sulla Statale 163, si è verificato un piccolo smottamento in località Torre Paradiso che ha mandato in tilt il traffico tra Maiori a Marmorata. Automobilisti in coda per oltre un’ora in attesa che la carreggiata venisse liberata da terriccio e detriti. Sul posto la polizia locale di Minori a regolare il traffico tornato alla normalità nel primo pomeriggio.

Redazione