Venticano

Giovedì prossimo l’ad dell’Industria Italiana Autobus, Stefano Del Rosso, incontrerà i vertici dell’Invitalia. L’obiettivo dell’appuntamento è quello di esporre all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa il piano di rilancio industriale e verificare le possibilità di finanziamento della rinnovata produzione dei mezzi. I 500 che sono già in rampa di lancio allo stabilimento di Bologna, ex Breda Menarini, e gli altri che si conta di dover realizzare attraverso le gare d’appalto a cui l’azienda parteciperà. Compresa quella per 700 nuovi autobus per l’Atac di Roma.

Intanto, nell’incontro di questa mattina, organizzato dalle aziende dell’indotto di Valle Ufita a Venticano, il manager ha voluto confermare la sua piena disponibilità a fare chiarezza sulle prospettive: «Non dimentico le aziende che per anni hanno contribuito alla realizzazione di un prodotto di qualità, come erano i mezzi che uscivano dallo stabilimento ex Irisbus. Quindi, nel momento in cui saremo pronti e la produzione andrà a regime, le stesse saranno chiamate a collaborare con noi. Intanto, però, ci sono dei problemi da risolvere come quello dei finanziamenti, degli sgravi dal pagamento di imposte locali e delle gare da aggiudicarsi per avere le commesse attraverso le quali ripartire».

Al tavolo allestito presso l’Hotel Europa le rappresentanti delle aziende locali Cristina Ferraro e Gabriella Testa, tra il pubblico Carmine Loffredo e altri. Alle loro domande sul volume di produzione, il tipo di autobus che saranno prodotti e il ripristino della collaborazione portata avanti con il gruppo Fiat, Del Rosso ha risposto senza giri di parole, confermando innanzitutto che ora si deve prima consolidare la posizione degli oltre 500 addetti che tra Bologna e Flumeri la IIA ha preso in carico. Confidando, poi, che insieme alla Toyota la società sta studiando nuovi e più moderni impianti per i due siti produttivi. «Detto questo - ha continuato sorridendo - non mi pare che io possa essere accusato di qualcosa. Abbiamo preso un’azienda che era finita da tre mesi e venti giorni e ci stiamo organizzando. Sono certo che l’Irpinia possa farcela e ci ho puntato. Sono uno di voi anche se vengo da Roma e vi posso assicurare che la IIA sta ancora pensando di costruire autobus, qui e a Bologna, di alta qualità e nel rispetto delle normative europee».

E sul piano industriale ha spiegato: «Da qui al 2017 abbiamo intenzione di fare 500 autobus nuovi all’anno: urbani, con motore posteriore e un’altra tipologia dedicata alle esigenze della Francia che si chiamerà proprio Flumeri. Tutto ciò oltre al revamping. Quelli urbani, diesel, Euro 6 ed elettrici di 12 metri si faranno a Bologna. Gli altri, insieme alle scocche, alla carpenteria e ai sottogruppi in genere a Flumeri, dove ci saranno 280-290 operai. Ma per fare questo mancano all’appello almeno 26 milioni di euro. Mentre il Governo non ha tagliato neanche l’Imu sui capannoni industriali, che sono un bene strumentale alla produzione, così come ci aveva promesso».

Poi Del Rosso ha ricordato ai suoi interlocutori di come la Fiat abbia lasciato la produzione in Valle Ufita perché in Francia lo Stato ha garantito commesse di 2600 mezzi ogni due anni attraverso gara europea ma a condizione di produrre sul posto. Clausola che ormai stanno apponendo tutte le nazioni. Mentre, in generale, la produzione standard negli ultimi sette anni è calata di 15mila mezzi. «La Menarini - ha affermato - dovrà produrre 200 autobus per la Turchia ma dovrà farlo là. Stiamo lavorando per ottenere un’importante commessa a Giacarta ma è lo stesso. Tutti fanno una politica del genere, è l’Italia che deve cambiare ed adeguarsi».

Infine le dichiarazioni dei parlamentari presenti. L’onorevole del Pd Valentina Paris ha sottolineato che il ruolo della politica andrà proprio nella direzione di sollecitare lo sgravio e mettere ancora una volta insieme i vari attori sociali per il rilancio del progetto. Mentre per Carlo Sibilia, del Movimento 5 Stelle, sarà necessario spingere per un piano nazionale dei trasporti. «Solo pochi mesi fa - ha dichiarato il deputato grillino - l’Air ha acquistato mezzi con carrozzeria turca e motore tedesco. È una cosa davvero assurda...» Presenti anche i deputati Luigi Famiglietti e Angelo Antonio D’Agostino

Alessandro Calabrese