Apice

“Chiediamo che sia installato un impianto di videosorveglianza nelle contrade e che l’amministrazione comunale contatti anche il Prefetto”. A parlare sono alcuni cittadini di contrada San Martino, una delle zone più colpite in queste settimane dai raid dei ladri. E secondo gli stessi: “Ci sarebbe la mano di qualcuno del posto, che insieme a gruppi di immigrati, a bordo di auto, colpiscono in piena notte le abitazioni”. E’ stato chiesto all’amministrazione Albanese, all’assessore Gerardo Pellino, delegato all’ Innovazione tecnologica, ammodernamento delle telecomunicazioni e della videosorveglianza, e al vicesindaco Ivan Zullo, se le richieste avanzate dagli abitanti delle contrade possano essere attuate. “Per creare un sistema di videosorveglianza che copra tutto il territorio – commenta Gerardo Pellino – sarebbero necessarie circa 20 telecamere installate lungo le arterie principali del comune di Apice. E parliamo di un costo che si aggirerebbe intorno ai 200, 300mila euro se vogliamo istituire sul territorio qualcosa di efficiente. Naturalmente questo sistema di videosorveglianza sarà a disposizione delle forze dell’ordine, carabinieri e Polizia municipale, per effettuare le indagini del caso. Il progetto della videosorveglianza fu anche motivo di dibattito in Consiglio con il consigliere d’opposizione Vincenzo Gitto, il quale sosteneva che in questo modo si violasse la privacy. L’impianto è nei nostri progetti, quindi, quando avremo l’opportunità lo faremo, purtroppo al momento non è possibile realizzarlo, in quanto solo con il bilancio comunale non si coprono le spese. A questo punto, alla luce di tutto ciò che sta accadendo in questi giorni nelle contrade, vorrei sapere qual è il pensiero attuale di Gitto”.  Per il vicesindaco Ivan Zullo invece: “Fa parte del nostro programma elettorale, e non appena la Regione Campania aprirà dei bandi presenteremo il progetto. Al momento il comune di Apice è dotato di una sola telecamera per la videosorveglianza, che è installata nel centro storico, a ridosso del Castello dell’Ettore, in quanto in passato fu mira di diversi furti sul cantiere”. Una risoluzione dunque che non prevede tempi di attesa brevi, si dovrà aspettare che la Regione apra un bando pubblico. Analogamente, nel vicino comune di Paduli, dopo i furti, le rapine e le truffe messe a segno nella zona dove, dove lo scorso 20 dicembre marito e moglie erano stati aggrediti da due banditi che avevano fatto irruzione in piena notte nella loro casa a contrada Torre, i residenti delle contrade, dopo le ronde, hanno scritto al Commissario straordinario del Comune, al Prefetto, al Questore e al comandante dei Carabinieri per chiedere sicurezza. Una petizione firmata da circa 80 cittadini delle contrade Torre, Torre Sant’Elena, Torre Monte, Orticelli, Follo e Fontanapila, con la quale si chiede l’impegno delle istituzioni affinché tutta l’area rurale di Paduli venga dotata di un sistema di videosorveglianza che contribuisca alla sicurezza dei residenti.

Michele Intorcia