Benevento

Fa una sorta di autopsia Viespoli di quello che lui stesso ha ormai bollato insindacabilmente come cadavere. Il morto è Città Spettacolo, e l'ex sottosegretario ne fa un'analisi impietosa: “Il dibattito culturale qualche tempo fa era finalizzato a trovare l'originalità, il rapporto tra il luogo, dunque Benevento, e la manifestazione, oggi tutto questo è saltato, e la città è solo un contenitore. Azzeccatissimo da questo punto di vista lo spot con il direttore nel carrello: dà l'idea del discount della cultura. C'è una sostanziale regressione qualitativa, che riportata tutto a Quattro notti: manifestazione che peraltro da sindaco ho ospitato a Benevento quando fu “sfrattata” da Ceppaloni, a dimostrazione che di pregiudizi non ne ho”.
Non è solo l'analisi del pacchetto offerto però a saltare agli occhi di Viespoli, ma anche, e soprattutto, gli atti e le risorse messe in campo per le due manifestazioni che oggi prenderanno il via: “ L'anno scorso si è proceduto con due manifestazioni, “Città Spettacolo”, e poi “Il Crudo e il Cotto” che già aveva avuto un finanziamento. Oggi non si capisce perché si voglia rafforzare città spettacolo con una manifestazione che costa 210mila euro, con l'amministrazione che ha approvato il programma, poi ha scoperto di essere senza soldi e si è affidata al found rising, poi fa un bando per un contratto di sponsorizzazione. Al 16 di agosto non risulta ci sia stato un riscontro su queste sponsorizzazioni, vuol dire che “A sud di nessun nord” è stata bocciata dal mercato. Dunque: si è creato un vuoto, e si è aperto un percorso di debito potenziale. Poi le coperture, si dice siano state trovate con risorse preesistenti (i 500mila euro per il Comunale), ma nin si capisce se sia un mutuo, un contributo regionale o altro. In ogni caso sono fondi che avevano un fine, loro li spostano destinandoli ad altro sostenendo che comunque il Ministero darà un finanziamento, senza che però non ci sia nessun atto. E' un fatto di dubbia legittimità. Poi prendono 40mila euro dalla Camera di Commercio, si accorgono che comunque non arrivano a coprire in toto, perciò mettono come ricavo la vendita dei biglietti, e non si può fare, perché è qualcosa di presunto, servono cifre certe. Ci sarebbe il dolo tipico di chi poi dovrà rispondere di danno erariale. Questo – continua Viespoli – è un Comune dissestato, che oggi dovrebbe occuparsi di costituire gli avanzi di amministrazione. Hanno lanciato l'idea di una Città Spettacolo per tutti e gratis, macchè: è una manifestazione costosa, non da comune dissestato, che prende soldi dai cittadini, visto il dispendio di risorse pubbliche e per i biglietti, e che viene utilizzata a fini di consenso”. A questo punto Viespoli tira in ballo anche Pasquariello: “Stupisce che ci sia un vicesindaco che pensavo avesse maturato negli anni cultura istituzionale e consapevolezza degli atti amministrativi”.
In chiusura Viespoli parla anche del caso Trotta e di Feleppa transitato in maggioranza: “Come si può dire che è stata salvata l'Amts, e che in ogni caso quello a Trotta è un appalto che dura dieci mesi se poi gli hanno dato i parcheggi per tre anni?
Si osserva poi un consigliere che passa con Mastella e come premio riceve una delega...questa cosa come bisogna chiamarla se non scambio?”
 

Cristiano Vella