Benevento

Critiche per la cena in bianco anche da parte degli attivisti del L@P Asilo 31: "Giovedì 31 Agosto si chiuderà la kermesse di Città Spettacolo con la seconda edizione della "Cena in Bianco", un format scopiazzato e ormai poco originale grazie al quale la buona borghesia di provincia, almeno per una sera, può sognare la mondanità delle grandi capitali europee.
Le cene in bianco, come tutte le tipologie di cene non convenzionali, nascono del resto proprio nelle grandi città europee con lo scopo di stimolare socialità, convivialità e relazioni sociali in quei contesti metropolitani dove maggiore è l’atomizzazione sociale e più difficile la nascita di nuove relazioni di prossimità.
Purtroppo nella nostra piccola cittadina, la cena in bianco null’altro è che mera ostentazione di sé, ostentazione del potere, ostentazione di ricchezza, di notorietà e allo stesso tempo occasione anche per un “comune mortale” di sentirsi, almeno per un giorno, alla pari dei padroni di casa addirittura così magnanimi da accogliere a corte anche il più umile suddito.

Del resto cosa abbiamo da festeggiare, da ostentare noi comuni cittadini di Benevento?
Il dissesto finanziario voluto fortemente dalla Giunta Mastella come alibi al proprio immobilismo?
La sporcizia della città e l’abbandono cui versano i nostri monumenti?
La scellerata gestione dei trasporti di Trotta Bus che non paga gli stipendi ai dipendenti?
L’abbandono e il tentativo di privatizzazione e speculazione sugli spazi comunali con destinazione sociale e culturale lasciati all’incuria e al vandalismo?
La mancanza di un servizio mensa decente per i nostri bambini?
L’abbandono delle contrade e dei quartieri popolari?
La mancata costruzione delle case popolari contro l’emergenza abitativa che attanaglia la nostra comunità?
La mancanza di un’idea di città da parte di chi amministra se non la mera preservazione di se stessa come classe agiata e privilegiata che non prova nemmeno vergogna nel chiedere con cotanta disinvoltura gli accrediti per poter vedere gratuitamete le partite.
La cena in bianco non va contestata come evento in sé, che nella suo originario scopo è anche condivisibile, la cena in bianco va contestata per ciò che rappresenta nella nostra città ovvero la più macabra manifestazione e ostentazione di chi amministra indisturbato il potere e che con arroganza e sfacciataggine pretende in ogni settore, sia anche un biglietto gratis di una partita, di essere privilegiata rispetto a noi comuni mortali".