Eboli

Un bellissimo litorale, spiaggia chiara e fondale basso che si estende per chilometri. Prima di accedervi un'ampia pineta, arbusti fitti e scuri, un fresco riparo che si è trasformato in un esempio di degrado. Dove ci dovrebbero essere solo vegetazione e aghi di pino ci sono invece buste, piatti rotti, tavolini e sedie abbandonate. Un paesaggio desolante che si estende per centinaia di metri. Alle spalle la Litoranea, davanti il mare.

L'impressione è che si tratti di un'enorme discarica a cielo aperto, alla quale i bagnanti distratti si siano ormai abituati e che non curanti delle conseguenze continuino a foraggiare lasciando sacchetti, appendendoli agli alberi.

Tra le siepi anche una poltrona da scrivania, un materasso. Tutto alla luce del sole, tutto alla vista di tutti. Microdiscariche che rappresentano un pericolo per l'igiene e la salute. Il proliferare di batteri non fa altro che attrarre animali molesti come i topi o zanzare.

Pontecagnano, Eboli, Battipaglia si affacciano su oltre 60 km di costa che richiederebbe un radicale intervento di riqualificazione.

La fascia costiera una ricchezza strategicamente posizionata tra le bellezze del Cilento e della costiera amalfitana.

Nell'autunno scorso la promessa che questa zona potesse essere riqualificata.

Al comune di Salerno si sono incontrati i sindaci del territorio per firmare il primo protocollo d'intesa per il rilancio del litorale. Presenti Agropoli, Capaccio, Eboli, Battipalia e Pontecagnano. Coprotagonisti dell'azione anche i distretti turistici e i privati. Un tavolo aperto che avrebbe dovuto portare all'arrivo di idee, proposte e progetti.

Ma la spazzatura qui c'è ancora e l'estate sta per concludersi, per far ripiombare nell'ombra questo scempio ambientale.   

Sara Botte