Un Isola, il terremoto, due morti, i feriti. Bimbi sotto le macerie che hanno lottato e gridato per riemergere dall'inferno di pietre e polvere. Puntuale l'insulto sul social con una affermazione davvero patetica ed indegna come «aspettavamo il Vesuvio, ma ci va bene anche il terremoto».
Paolino Buono, medico ed ex sindaco di Barano, sottolinea la sua indignazione, con una dose di ironia. «Sono voci inascoltabili - dichiara Buono - . Come politico, come medico, ed in assoluto come persona umana, non degnerei di attenzione queste esternazioni». In una sorta di condanna al silenzio, come boomerang, per le offese postate.
Poi arriva un'altra voce anonima, sempre sui social, a riportare equilibrio. «Mi chiamo Ciro, ho 11 anni e ho salvato mio fratello. E tu che fai il tifo per il terremoto non potrai mai mettere al mondo un bambino con il coraggio e la forza che ho avuto io». Il mesaggio corre sui social, attraverso migliaia di condivisioni.
Parla anche il sindaco di Casamicciola - «sono orgoglioso di essere ischitano ed italiano» - un messaggio di fraternità evangelica. «Perdona loro che non sanno quello che fanno» anche se solo di insulti sul web si tratta.