Calabritto

 

In un'atmosfera quasi irreale e come sospesa nel tempo, nel borgo medioevale di Quaglietta di Calabritto, all'ombra di un castello dai contorni fiabeschi, si è svolta la premiazione del quarto concorso nazionale di poesia promosso dall'associazione don Giuseppe Corbi, dal titolo "Carpe diem".

Un tema suggestivo, a cui hanno dovuto attenersi i tanti poeti e scrittori che hanno partecipato al concorso. Laddove "carpe diem", tradotto spesso come "cogli l'attimo", non è da intendersi nel senso più scontato del termine, ma soprattutto nel suo significato più intenso e più profondo. Le letture poetiche sono state intervallate da momenti musicali che hanno contribuito a creare un'atmosfera rarefatta, magica. Giandonato Giordano, tra gli organizzatori e le anime del premio, ha ricordato come, questa espressione, coniata da Orazio, abbia avuto un lungo ed intenso iter letterario, e non sia da intendersi solo in senso prettamente edonistico, ma anche come espressione che rimanda all'intensità e alla bellezza del momento fugace, nella fragilità dell'esistere terreno.

"Sono tanti i rimandi letterari a questo tema. Come non ricordare anche Lorenzo il Magnifico - ha affermato - con "quanta è bella giovinezza che si fugge tuttavia, chi vuol esser lieto sia, del doman non vi è certezza", ma anche Catullo e tutti gli altri scrittori che, dall'antichità ad oggi, si sono lasciati affascinare da questo tema, basti pensare a Borges e a tanti altri. Anche arti come il cinema hanno rivisitato questa suggestione, come "L'attimo fuggente", ormai diventato un film cult che ha suggellato la bellezza del carpe diem". Ad aggiudicarsi il primo posto, la poetessa Vera Mocella con la composizione "La porta". Le prime venti poesie selezionate saranno raccolte in un volume e pubblicate. La poesia vincitrice, come le altre delle precedenti edizioni, sarà scolpita in una targa affissa nel borgo, tra le mura antiche e la chiesetta a forma di croce greca, uno dei pochi esempi presenti sul nostro territorio. Numerosi gli altri interventi che hanno ribadito l'importanza di un premio come quello promosso dall'associazione culturale Corbi, per il nostro territorio, oltre a soffermarsi sulle declinazioni letterarie del tema scelto.

Presente anche il regista Nino Russo, che ha ribadito la necessità del pensare in un mondo dove tutto ha ritmi frenetici e stranianti e dove si è ormai persa la bellezza della scrittura per rifugiarsi in mondi artificiali. La cerimonia è stata anche l'occasione per far conoscere, ai tanti turisti che scelgono la nostra terra, un altro piccolo angolo di paradiso della nostra Irpinia.

Redazione Av