di Simonetta Ieppariello
Domenica tragica in Campania. Sale a cinque il bilancio delle persone morte in mare in soli tre giorni. Ai tre decessi di venerdì si aggiungono altre due persone. Immersione fatale per una coppia di sub, annegati durante un'escursione alla secca delle Formiche, al largo di Ischia e Procida. Recuperata la salma dell'uomo Antonio Emanato 42 anni di Bacoli. Ma intanto sono ancora al lavoro gli uomini della guardia costiera al comando del tenente di Vascello Alessio De Angelis, per riportare in superficie il corpo senza vita della ragazza, con l'ausilio dell'esperto subacqueo ischitano Francesco Morgera, uno che conosce quell'area marina come le sue tasche.
In azione oltre a Sar e gommoni della capitaneria di porto, anche il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Napoli, supportati dalla motobarca del distaccamento di Napoli, un elicottero della protezione civile con funzioni di coordinamento delle operazioni dall'alto. In zona sono stati chiamati a collaborare anche i diving di Ischia e Procida. Per le acque agitate è stato necessario chiamare gli speleosub da Bari e da Brindisi.
Sarà effettuata l’autopsia sul corpo del sub per stabilire l’esatta causa del decesso e come da procedura l’attrezzatura utilizzata è stata sequestrata.
Emanato era il titolare del «Sea World», una scuola di immersioni subacquee di Baia. L'allarme è stato lanciato in tarda mattinata da un altro gruppo diving.
Entrambi i sub che hanno perso la vita nelle acque tra Vivara ed Ischia avevano nel sangue la passione per il mare.
Emanato apparteneva ad una famiglia dedita alle attività marinare. Sia il padre che i fratelli di Antonio sono sub. Anche la giovanissima Lara era appassionata di pesca e di mare aveva compiuto 13 anni lo scorso giugno.
Figlia di seconde nozze di un noto commerciante della frazione di Bacoli, si apprestava a frequentare l'ultimo anno di scuola media inferiore alla 'Paolo di Tarsò. Una famiglia di talenti ed esperti sub quella di Lara Scamardalla: suo nonno tra i primi scopritori della Baia sommersa.
Venerdì altri tre morti nel mare forza quattro. Tutte travolte dalle onde, risucchiate dalla corrente. Aveva solo 18 anni. È Alessia Piatti, annegata a Ischia dove era in vacanza con due amiche. A Sorrento a morire annegato poche ore prima era stato Agostino Navarro, 31 anni, ex assessore e consigliere comunale di Volla per il Partito democratico. Una promessa dei Dem Campani, ucciso dalla violenza di un mare burrascoso, dalla corrente impietosa.
Angelo Ferraioli, 51enne di Nocera Inferiore e odontoiatra, stava tentando di salvare la figlia 16enne in mare su un materassino, in un lido di Santa Maria di Castellabate, nel Cilento. Ma è stato risucchiato dalla corrente e trascinato via per diversi metri.
E si allunga così la scia di vittime in Campania per immersioni rivelatesi fatali. In tre persero la vita l'anno scorso a Palinuro. Altri quattro nel 2012 sempre nella stessa località del Cilento. Insomma, nove morti in cinque anni ed altri sette dal 1984 al 1998.
Il 19 agosto dell'anno scorso furono Mauro Cammardella, titolare di un centro diving, l'istruttore Mauro Trancredi e il sub Silvio Anzola a morire durante un'immersione nella grotta della Saletta a Palinuro. Il corpo di Anzola fu recuperato diversi giorni dopo perché rimasto intrappolato in un cunicolo.