Sabato d'inferno nella Valle del Cervaro. Ancora un incendio doloso e questa volta all'ingresso del paese, fino a lambire le case. E' accaduto a distanza di due giorni ancora a Montaguto, dopo il rogo che aveva precedentemente interessato Montagna spaccata, alle porte di Orsara di Puglia.
Gli abitanti in preda al panico si sono riversati in strada ad ora di pranzo, tra via Rotabile, lungo l'arteria provinciale, e via del Censimento, nella zona delle case popolari. (GUARDA VIDEO).
Una corsa contro il tempo per fermare in qualche modo le fiamme e una nuova devastazione. Tra la vegetazione in fumo anche il sindaco Marcello Zecchino, subito allertato dai residenti. I primi interventi della gente con attrezzi di fortuna, secchi d'acqua e pale in attesa dell'arrivo dei soccorsi. E' stato il responsabile della Polizia Municipale e della Protezione Civile di Montaguto Angelo Bruno a mobilitarsi con immediatezza al fine di evitare il peggio.
Da Ariano sono giunti due mezzi del servizio antincendio della Comunità Montana dell'Ufita, insieme ai vigili del fuoco di Grottaminarda e ai carabinieri di Greci e Savignano. Due squadre di operai dell'Enel di Ariano sono accorse immediatamente in paese per la verifica dei cavi della linea aerea nelle adiacenze dell'incendio, insieme ad un addetto alla manutenzione del gas metano.
Ma per fare il punto della situazione è stato richiesto da Avellino l'intervento del Dos (Direttore operativo degli spegnimenti) al fine di valutare l'eventuale invio di mezzi aerei da Bari, così come già accaduto due giorni fa. Ancora una volta sono stati esemplari gli operai della Comunità Montana dell'Ufita. Si sono avventurati nel fuoco, in zone particolarmente impervie, alcune di esse raggiungibili solo con mezzi aerei. Ma loro hanno sfidato fiamme e pericoli al fine di evitare conseguenze ancora più gravi.
Aria irrespirabile in paese, il fumo ha arrecato non pochi poblemi. Ci ha pensato fortunatamente la pioggia in serata a bonificare la zona e a riportare la situazione alla normalità.
Gianni Vigoroso