Una sofferenza incredibile. Tanti errori, attimi tensione e alla fine un abbraccio liberatorio. Ottopagine Rugby Benevento è riuscito a superare il Cus Roma sul filo di lana. Decisiva la meta di Passariello trasformata da Newton nel rush finale, ma quanta fatica. La corsa per il secondo posto si è riaperta ma ora sarà necessario fare l'impresa a Roma contro il Primavera. Una missione quasi impossibile se non verranno cancellate incertezze e paure viste oggi al Pacevecchia. E pure la sfida era iniziata nel migliore dei modi con la specialità della casa, il famoso «carrettino biancoceleste» che è andato in meta facendo capire ai capitolini che sarebbe stata dura espugnare il Pacevecchia. Fragnito ha trasformato la meta portando i suoi sul 7 a 0, mentre in casa CUS il sannita Luca Calandro ha fallito un piazzato centrale. On sarà il suo unico errore nel corso del match ma l'atleta resta comunque di un paio di categorie superiori. La partita è cambiata poco dopo quando capitan Petrone ha provato a colpire Calandro. Il direttore di gara ha visto tutto o quasi punendo col giallo il sannita. C'era da mandare fuori anche un giocatore del CUS Roma per reazione, ma questa non è stata vista. I capitolini hanno sfruttato al superiorità andando in meta: 7 a 5. Calandro ancora una volta non ha centrato i pali, ma poco dopo un pasticcio della coppia Newton-Fragnito regala la seconda meta agli ospiti che volano sul 10 a 7 con Calandro che fallisce ancora la trasformazione. Il Benevento c'è e reagisce con un'altra meta di pacchetto che vale il 12 a 10. Calandro però sfrutta al meglio un piazzato ed è nuovo vantaggio CUS: 13 a 12. La partita nella ripresa è ancora più bella e avvincente. Gli errori restano tanti perché la palla scotta. Gli ospiti trovano ancora il varco giusto e volano sul 18 a 12. Sembra finita, ma Calandro grazia ancora i biancocelesti. La partita è ancora aperta e da una mischia negli otto metri del CUS regala la grande occasione a Mirko Passariello che vola in meta. Newton trasforma, Ottopagine Rugby Benevento torna avanti: 19 a 18. Gli ultimi minuti sono palpitanti. Il CUS ci prova ma non sfonda, Calandro sbaglia ancora un piazzato e per i capitolini è la fine. I sanniti provano a loro volta ad andare in meta ma le risorse ormai sono poche. Il fischio finale è una liberazione la squadra di mister Antonio Fragnito è ancora in corsa per gli spareggi promozione anche se l'impresa sarà molto complicata.
Michele Iacicco