Avellino

 

di Andrea Fantucchio 

«Ridateci l'acqua, ora basta. Ci sono anche disabili e bambini che devono lavarsi!». Questa mattina alcuni cittadini esasperati, guidati dal Meetup “Amici di Beppe Grillo” di Avellino, si sono recati di fronte all'ingresso di “Alto Calore” a Corso Europa. (Clicca sulla foto di copertina e guarda il video)

IL PRESIDIO DI TRE GIORNI

Un presidio che dovrebbe durare fino alla sera del 10 agosto. Si chiede all'Ente che si occupa della distribuzione dell'acqua in provincia di fornire spiegazioni per le interruzioni idriche che dall'inizio dell'estate hanno colpito l'Irpinia costringendo tanti cittadini ad arrangiarsi con taniche e bacinelle.

Se abitate in provincia di Avellino, sapete di cosa stiamo parlando. Ogni sera, se siete sfortunati anche prima, l'acqua viene staccata intorno alle 21 e torna solo la mattina successiva.

CITTADINI DISPERATI

«Chiediamo – spiega Pasquale Villaricca, Meetup Avellino – che Alto Calore ci spieghi cosa sta succedendo. Quali sono le colpe dell'ente di Corso Europa? Noi abbiamo dei dubbi sulla gestione delle risorse idriche. In alcune zone l'acqua manca sistematicamente, in altre ci sono perdite altrettanto sistematiche».

Gli fa eco Roberto Villano: «Ormai ogni sera l'acqua continua a mancare. Gli alibi non sono più sufficienti. Ci dicano cosa faranno e quanto dovremo soffrire ancora. Se non sono in grado di far fronte a questa situazione, si facciano da parte».

PROMESSE TRADITE

Al presidente di Alto Calore, Lello De Stefano, viene rinfacciato un annuncio fatto ad Ottopagine tempo fa. Il numero uno dell'ente di Corso Europa aveva previsto di porre fine all'emergenza idrica entro il 10 luglio. Grazie alla pompa di Cassano a pieno regime e a un nuovo accordo di distribuzione idrica con la Puglia.

Aspettative, purtroppo per i cittadini, disattese. Per via di nuovi guasti che non danno tregua alle reti irpine all'inizio dell'estate.

Ciò che accade in questi mesi, infatti, non è una novità. Ogni estate l'Irpinia affronta l'emergenza idrica. A causa di guasti alle reti usurate che si sommano all'assenza di una fornitura alternativa d'acqua e ad un accordo che regala gran parte delle nostre risorse idriche alla Puglia. E così, nonostante l'Irpinia sia il terzo bacino idrico più vasto d'Europa, è costretta patire emergenze come quelle di quest'estate.