Benevento

Il 5 maggio prossimo il mondo dell'istruzione incrocerà le braccia contro la riforma del Governo “La Buona Scuola”: lo hanno annunciato ieri i sindacati del settore, dal palco della manifestazione della Rsu a Roma, che ha visto la partecipazione di migliaia di persone. Ma il ministro Stefania Giannini difende il testo: “E’ una riforma culturale rivoluzionaria”. Lo sciopero è indetto da Flc-Cgil, Uil Scuola, Cisl Scuola, Gilda-Unams e Snals-Confsal. Con la manifestazione di ieri, i lavoratori della scuola hanno espresso la loro contrarietà al disegno di legge del governo Renzi: se non si investono risorse, altro che Buona Scuola! Siamo diventati fanalino di coda in Europa per la spesa nella pubblica istruzione. Bisogna rinnovare i contratti e restituire, così, dignità ai lavoratori. Occorre mettere in sicurezza gli edifici scolastici, altrimenti insegnanti e alunni saranno costretti a indossare i caschi protettivi prima di entrare nelle loro aule.
“Non si può dare il comando alla burocrazia scolastica, che ha già fatto danni nel passato, né si possono creare padroni nei vari isitituti. Infine, è necessario un decreto per assumere i centomila precari del settore. Il Governo sappia che o si cambia davvero o il 5 maggio le scuole si fermeranno in tutto il Paese”, dichiara Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento.

Redazione