Piromani scatenati. Incendi da un capo all'altro dell'Irpinia e del Sannio. Un grande lavoro da parte di Vigili del Fuoco, forestali e volontari. Ad Apice è stato davvero devastante il rogo di ieri che ha interessato almeno 20 ettari di area boschiva.
Emilio Mauro Merola, responsabile e delegato Lida è convinto che dietro i roghi vi siano vere e proprie faide venatorie e avverte: "Bisogna chiudere la caccia al cinghiale e sperare che quest'anno venga sospesa per tutte le specie. Dobbiamo a tutti i costi tutelare la fauna, provata da questa devastazione ambientale. Ad Apice, ci è stato riferito che avevano già tentato il giorno precedente con una balla di fieno, usata come innesco. Non ci sono riusciti. Ma ieri gli è andata bene."
Ha chiesto di fare piena luce su quanto accaduto anche Ariano in Movimento, tra i primi a segnalare il grosso incendio ai vari servizi di pronto intervento e istituzioni.
I roghi più estesi oggi proprio in Valle Ufita, lungo l'A16 Napoli Bari nel territorio di Grottaminarda, Frigento, Sturno e Guardia Lombardi. Paura in Alta Irpinia Sant'Angelo dei Lombardi. A supporto delle squadre permanenti dei Vigili del Fuoco i caschi rossi del distaccamento di Ariano Irpino, Aios Protezione Civile,Comunità Montana Ufita e Carabinieri. Messe in sicurezza abitazioni, aziende agricole, stalle e bestiame.
E in serata un nuovo incendio ha interessato un'estesa area boschiva di Apice alla località Alvino. Allontanate anche alcune famiglie che vivono nella contrada investita dal maxi rogo. L'inferno di fiamme e fumo intorno alla parte antica del paese. A fuoco un costone di macchia mediterranea. La zona è impervia e risulta difficile operare per i caschi rossi. Lingue di fuoco visibili a chilometri di distanza.
Gianni Vigoroso