Cinque set combattuti e spettacolari che hanno emesso un verdetto incerto fino alla fine. L'Accademia Volley si è presa, giocando con un grande cuore, lo scettro e la corona di regina della città. Volare sconfitto al tie-break dopo aver avuto un match point nel quarto parziale sul 24 a 23. Le ragazze di mister Della Balda hanno tanto da recriminare per aver sprecato una ghiotta occasione. Dopo aver vinto il primo set nettamente per 25 a 17, nel secondo l'Accademia ha tirato fuori gli artigli trovando il break nel momento decisivo chiudendo 25 a 22. Ancora grande Volare nel terzo parziale. Capitan Giovino ha suonato la carica, Izzo e compagne hanno recepito il messaggio e hanno sfruttato al meglio tutte le occasioni per vincere 25 a 20. Il quarto set sembrava sorridere alla squadra di casa. Prima dell'inizio la coppia arbitrale, abbastanza incerta in tutta la direzione della gara, ha allontanato il tecnico dell'Accademia Vittorio Ruscello. Capitan Principe e compagne si sono ritrovate sull'orlo del baratro sul 24 a 23 per le avversarie, ma dopo una lunghissima serie di scambi sono riuscite ad annullare la palla match. Le ragazze di Della Balda hanno accusato il colpo cedendo di schianto i due successivi punti. 26 a 24 Accademia, si decide tutto al quinto e ultimo set. Emozioni infinite col Volare che inizialmente sembrava aver posto le basi per fare il break. Ma l'Accademia non muore mai. Il cuore di capitan Principe e compagne ha fatto la differenza. Sul 10 a 8 due punti targati Annamaria Ferrone hanno letteralmente annullato le speranze del Volare. L'opera però è stata portata a termine da colei che alla vigilia era la più temuta da Alessandro Della Balda che ai microfoni di Otto Channel era stato chiaro: «Temo la grinta del capitano dell'Accademia». Quella Rosa Principe che di battaglie simili ne ha vinte tante e ancora una volta nel momento più importante ha piazzato al zampata giusta, quella del 15 a 10, quella che ha fatto esplodere la gioia in casa Accademia e ha gettato nello sconforto la compagine rivale. E' stato un grande derby.
Michele Iacicco