Maddaloni

 Ad appena un mese dall'insediamento, cade prematuramente l'amministrazione comunale di Maddaloni retta da Andrea De Filippo. Lo strappo si e' consumato ieri sera, al Consiglio comunale, quando in un clima di grande tensione, tredici consiglieri comunali sui 24 che compongono l'assise, hanno abbandonato l'aula per recarsi dal notaio a rassegnare le dimissioni. De Filippo, sostenuto da liste civiche e da Forza Italia, era diventato sindaco con il 52% dei voti battendo al ballottaggio il candidato del centrosinistra Giuseppe Razzano; un risultato a sorpresa che De Filippo aveva ottenuto ribaltando il primo turno, quando Razzano era stato il piu' votato e sembrava dovesse avere vita facile al secondo turno. La composizione del Consiglio uscita dalle urne, in virtu' proprio del primo turno, sfavoriva pero' De Filippo, che aveva appena 8 consiglieri contro i 12 di Razzano. Subito dopo le elezioni il sindaco aveva cosi' annunciato ricorso al Tar per chiedere l'assegnazione di una maggioranza numerica a favore della sua coalizione; una decisione che ha creato polemiche. Ieri, i 12 consiglieri di Razzano sono stati fondamentali per far crollare l'amministrazione. Si aspetta la decisione del prefetto che potrebbe nominare un commissario straordinario, riconsegnando la gestione della citta' ad un funzionario.