“Noi non siamo contro l'accoglienza, siamo vicini ai più deboli, proprio per questo protestiamo. Ho chiamato il leader della Lega Salvini perchè penso che in questo momento sia l'unico che ha a cuore la tematica dei migranti”, a dirlo è il sindaco di Auletta Pietro Pessolano.
Il primo cittadino da settimane protesta per l'arrivo di un gruppo di migranti nel proprio comune. “Noi siamo persone che difendono il proprio territorio – continua il sindaco – che si chiamo Bertinotti o Salvini per me non cambia, l'importante è tutelare l'interesse della nostra comunità”.
Pessolano ha contattato via chat Matteo Salvini nei giorni scorsi. Il segretario della Lega lo ha poi chiamato al telefono, assicurandogli la sua massima attenzione al problema. “Mi ha detto: pronto sono Matteo, verrà presto contattato dai miei responsabili provinciali – precisa Pessolano – giovedì saranno da noi nel nostro comune. Già tre mesi fa ho chiesto udienza al prefetto ma non ho mai avuto risposta, ora qualcuno mi deve ascoltare”.
La vicenda riguarda il centro di accoglienza di Lontrano che per il primo cittadino avrebbe delle gravi carenze igienico sanitarie e non sarebbe a norma. Non si è fatta attendere la reazione dei rappresentanti del Pd locale. “Interpellare un leghista è il colmo, una mortificazione” a dirlo Gerardo De Maffutiis, segretario del circolo pd di Auletta. “Chiamare un nemico storico di tutti i cittadini del sud è una mortificazione, una strategia ridicola, usata forse solo per fare clamore”.
Redazione Salerno