Apollosa

Nel momento più importante della stagione Stefania Pirozzi ha risposto presente all'appello mondiale. A Budapest la sannita ha superato le batterie dei 200 delfino eguagliando così la semifinale conquistata a Barcellona nel 2013. E' tornata a provare sensazioni positive. Si è divertita, ha faticato nel finale ma la sua gara è stata positiva.

Il 2:08.84 gli ha permesso di strappare il terzo posto nella sua batteria dietro all'ungherese Szilagyi e alla teutonica Hentke. Una prestazione che vale l'ottavo tempo assoluto, un buon viatico per la semifinale di questo pomeriggio alle 18:30. “Sono contenta, l'obiettivo stamattina era nuotare sotto 2:09, era tanto che non ci riuscivo -ha commentato a caldo la Pirozzi-. Spero di limare ancora qualcosa oggi pomeriggio. Ho fatto un po' di fatica negli ultimi metri ma fino ai 150 mi sono divertita tanto”.

Il suo sorriso "furbetto" parla chiaro, è contenta la campionessa italiana della specialità perché finalmente è tornata ai suoi livelli anche in campo internazionale. Ora l'asticella si alza, bisognerà gettare il cuore oltre l'ostacolo per scrivere una pagina di storia conquistando una finale ad un mondiale. Non è per nulla facile, la concorrenza è mostruosa e le carte si mischieranno ulteriormente. Intanto però la notizia più bella è che la Pirozzi c'è, ha fame di risultati e nuoterà ancora una volta per entrare nel gotha del nuoto mondiale.