Troppi detenuti inviati d'urgenza presso ospedali e altri luoghi di cura e che poi fanno rientro nell'istituto di pena dopo breve tempo, molto spesso nella stessa giornata, mettendo cosi' in grave difficolta' la polizia penitenziaria che deve affrontare nel periodo estivo il solito problema di ridimensionamento degli organici. A denunciare una delle numerose criticita' legate alla carenza di personale soprattutto nel distretto penitenziario napoletano e nelle carceri casertane di Santa Maria Capua Vetere e Carinola, e' l'Unione Sindacale di Polizia Penitenziaria (USPP) con una nota a firma del segretario regionale Ciro Auricchio. "E' doveroso - spiega Auricchio - che il commissario straordinario della Sanita' in Campania (Vincenzo De Luca), nonche' l'Azienda Sanitaria Locale, attenzionino seriamente la problematica onde scongiurare l'ipotesi che siano messi in uscita detenuti, anche pericolosi , senza una fondata urgenza sanitaria e dunque, senza una reale esigenza di ricovero in luogo esterno di cura. Uno o piu' ricoveri urgenti giornalieri - prosegue il sindacalista - determinano, in una frazione di ore, la necessita' di organizzare a vista due, tre o piu' scorte di Polizia Penitenziaria onde poter accompagnare detti detenuti ai presidi di Pronto Soccorso con dispendio notevole di risorse (circa 10 unita' in media) e grave compromissione della sicurezza, sia all'esterno (vista l'affluenza ed il caos nei nosocomi cittadini) che all'interno dell'istituto penitenziario, dove vengono scoperti posti di servizio per far fronte alla citata necessita'". "Per quanto rappresentato - conclude Auricchio - chiediamo di acquisire i dati degli invii con rito d'urgenza di ciascun istituto di pena nel distretto penitenziario campano, eseguiti tutti a mezzo autoambulanza, e delle relative dimissioni, al fine riscontrare quanto rilevato".