di Andrea Fantucchio
Un lavoro splendido quello compiuto dai soccorsi impiegati in Irpinia per sedare gli incendi. Di seguito vi elenchiamo i roghi ancora attivi e quelli spenti ieri. Prima di lasciarvi alla lista – che include uomini e mezzi utilizzati – facciamo il punto. (Clicca sulla foto in alto e guarda il video della bonifica dell'area montana di Montoro devastata in questi giorni dei roghi. A fine articolo le foto degli incendi registrati in Irpinia)
Dopo giorni davvero difficili per tante aree montane, sono stati sedati alcuni dei focolai più estesi. Da Montoro, con il Monte Salto devastato dai roghi in più zone, a Pago Vallo Lauro dove, per sedare l'incendio che ha avvolto la località Sopravia, è stato necessario un ingente impiego di uomini e mezzi.
ROGHI ATTIVI OGGI
- Cervinara, località Vallone della Conca, due uomini e un mezzo del Genio Civile più un elicottero, incendio attivo dalle 8 di ieri mattina.
- Montemarano, località Foresta Raimo, tre uomini e un mezzo della Comunità montana Terminio, incendio attivo dalle 10.55 di questa mattina.
- Roccabascerana, località Cassano, cinque uomini e un mezzo della Comunità montana Partenio, incendio attivo dalle 10.48 di questa mattina.
- Morra De Sanctis, zona industriale, cinque uomini e un mezzo della Comunità Montana Alta Irpinia, incendio attivo dalle 11,18 di questa mattina.
- Conza della Campania, Oasi di Conza, nove uomini e due mezzi della Comunità Alta Irpinia, incendio attivo dalle 11.25 di questa mattina.
- Montella, Contrada San Vito, incendio attivo dalle 11.35 di questa mattina. In aggiornamento il numero di uomini e mezzi utilizzati nelle operazioni di spegnimento.
ROGHI SPENTI IERI
- Montoro, località Scampata/Monte Salto
- Guardia dei Lombardi, località Papaloia
- Calabritto, località Bisceglie
- Pietrastornina, località Campitella
- Pago Vallo Lauro, località Sopravia
- Taurasi, Contrada Da Sala
- Lioni, Contrada Fecatizzo
- Montemarano, località Foreste
- Roccabascerana, località Cassano
- Solofra, località Turci
- Rocca San Felice, Contrada da Palombaia
LA CONDIZIONE DEI SOCCORSI
Sono chiamati agli straordinari. Particolarmente delicata la situazione dei vigili del fuoco coordinati dall'architetto Rosa D'Eliseo. Il Governatore regionale De Luca ha ritardato nella firma del piano di supporto antincendio e così i pompieri non possono ancora contare sul supporto delle squadre forestali.Situazione che continuerà almeno fino a Ferragosto. Non il primo anno che succede una cosa simile: in quest'articolo è spiegato perché le istituzioni spesso fanno più danni dei piromani.
I sindacati inutilmente durante l'anno trascorso hanno chiesto aiuto denunciando una carenza di personale e l'esigenza di rivedere il piano di riordino dei forestali. I pompieri avrebbero dovuto occuparsi di spegnere i roghi anche nelle aree boschive e montane – prima di competenza degli operai forestali – ma non hanno mai ricevuto uomini e mezzi adeguati per svolgere questo compito. E ora il territorio e i suoi cittadini ne scontano le conseguenze.
Un ottimo lavoro quello svolto dalla protezione civile provinciale chiamata a fronteggiare ore comunque delicatissime. Dove i telefoni dei centralini sono sommersi di segnalazioni e richieste d'aiuto legate agli incendi.
QUANTI PIROMANI FERMATI?
Al momento ancora nessuno.
I ROGHI AGRICOLI: AUMENTO DI POLVERI SOTTILI
Degli abbruciamenti vi abbiamo parlato approfonditamente. Nonostante le ordinanze di divieto firmate da alcuni sindaci (Qui quella del primo cittadino di Avellino con le sanzioni previste per i trasgressori), c'è chi continua a bruciare residui di lavorazione agricola e chissà quali rifiuti. Cittadini costretti a stare con le finestre e le porte serrate nonostante il gran caldo. Nessun autore dei roghi fermato. C'è la necessità di più controlli. Ieri segnalazioni di alcuniroghi appiccati a Valle e Manocalzati, dopo le segnalazioni che nei giorni scorsi sono arrivate in redazione dalal frazione avellinese di Bellizzi, in particolar modo la zona del Cretazzo.
INCENDIO VESUVIO, FUMO E CENERE SULL'IRPINIA: QUALI CONSEGUENZE?
Abbiamo ascoltato il direttore regionale dell'Arpac, Pietro Vasaturo, che ci ha spiegato come gli aumenti di polveri sottili fra Avellino e provincia non siano tali da emettere ordinanze restrittive come il blocco del traffico autostradale. Qui una scheda con gli agenti inquinanti riscontrati nell'aria.