Ercolano

Arriva in città ad Ercolano il tour di presentazione dell'ultimo libro di Michela Marzano: "L'amore che mi resta", edito da Einaudi.
L'autrice è legata particolarmente a questi momenti di incontro con il suo pubblico: crescita, ascolto e confronto.

L'evento si terrà giovedì 13 luglio, presso la scuola Giulio Rodino, nella biblioteca dell'istituto di via IV Novembre alle 18.30. Oltre l'autrice saranno ascoltati gli interventi di Ciro Fiengo e della professoressa Luisa Bossa. 

Michela Marzano scrive un commovente romanzo sulla maternità. Con un stile personale e coinvolgente ci racconta che siamo nudi, vulnerabili. Eppure, quando smettiamo di chiedergli salvezza, l'amore ci salva.

 "Chi cerca di essere perfetto si illude - spiega Marzano intervistata da Maria Novella De Luca di Repubblica - Ognuno di noi fa i conti con l'assenza, dobbiamo salvarci con l'amore, ma il nostro, non quello degli altri".

«La scrittura di Michela Marzano, icastica, frammentaria, composta di rapidi flash, solleva in alto la materia stessa del narrare, la sua intima felicità».
Scrive di lei Marco Belpoliti, su "La Stampa".

Il romanzo di Michela Marzano, “L’amore che mi resta”, edito da Einaudi nel 2017, è una fiaba triste in cui la chiave dei segreti diviene coltello e punta dritta al cuore.

PRESENTAZIONE ROMANZO. La sera in cui Giada si ammazza, Daria precipita in una sofferenza che nutre con devozione religiosa, perché è tutto ciò che le resta della figlia. Una sofferenza che la letteratura non deve aver paura di affrontare. Per questo siamo disposti a seguire Daria nel suo buio, dove neanche il marito e l'altro figlio riescono ad aiutarla; davanti allo scandalo di una simile perdita, ricominciare a vivere sembra un sacrilegio. Daria si barrica dietro i ricordi: quando non riusciva ad avere bambini e ne voleva uno a ogni costo, quando finalmente ha adottato Giada e il mondo «si è aggiustato», quando credeva di essere una mamma perfetta e che l'amore curasse ogni ferita. Con il calore avvolgente di una melodia, Michela Marzano dà voce a una madre e al suo struggente de profundis. Scavando nella verità delle relazioni umane, parla di tutti noi. Del nostro desiderio di essere accolti e capiti, della paura di essere abbandonati, del nostro ostinato bisogno di amore, perché «senza amore si è morti, prima ancora di morire».