Torre Annunziata

 

di Simonetta Ieppariello

Le lacrime non servono, l’impegno sì. Otto morti sotto quelle macerie. Due famiglie distrutte. I corpi di quei bambini avvolti in teli bianchi portati via dopo ore di scavi disperati a mani nude per cercare la luce della salvezza. Chicca e Sasà, i loro visi innocenti hanno commosso tutti.

Don Ciro Cozzolino, sacerdote della parrocchia della Santissima Trinità spiega: «Serve prevenzione. Non basta commuoversi solo davanti a queste morti, è necessario maggiore impegno». Dalle parole il parroco vuole passare ai fatti .

«I passi di Dio nella nostra città li abbiamo sentiti, ma ci siamo nascosti. È il momento di venire allo scoperto; se ci sono persone responsabili devono dire 'ho sbagliato, mi assumo le responsabilità'».  Tuona il parroco dal pulpito della sua chiesa.
 Esprime «profondo cordoglio ai familiari ì Papa Francesco e invoca invoca «dal Dio della misericordia il conforto per i feriti e per coloro che soffrono per la perdita delle persone care», invia «la confortatrice benedizione apostolica quale segno della sua vicinanza».

intanto a Boscoreale salta la festa in onore di Santa Maria Salomone dopo le minacce agli ambulanti e il palco vandalizzato. «Torre Annunziata è in lutto, qui non si deve fare la festa». Questo il messaggio secondo  don Alessandro Valentino, che denuncia: chi ha agito lo ha fatto per mandare il suo messaggio di violenza: «La festa non si fa perché lo decidiamo noi».

«Noi - sottolinea il parroco - siamo con chi è in lutto, questa è camorra».

Intanto rompe il silenzio l’amministratore del condominio con una nota stampa per smentire seccamente la notizia della realizzazione di un B&B quale causa scatenante del disastro.

«Non esiste alcuna società immobiliare finalizzata alla creazione di strutture alberghiere o B&B». Lo dice, attraverso una nota, l'avvocato Roberto Cuomo, amministratore della palazzina di via Rampa Nunziate.