Crollo a Torre Annunziata l'amministratore in una nota inoltrata a mezzo stampa ha deciso di precisare la sua posizione smentendo la notizia pubblicata da alcuni organi di informazione, nelle scorse ore, sia cartacei che on line secondo cui nello stabile erano in corso lavori per la creazione di un B&B.
«Non esiste alcuna società immobiliare finalizzata alla creazione di strutture alberghiere o B&B». Lo dice, attraverso una nota, l'avvocato Roberto Cuomo, amministratore della palazzina di via Rampa Nunziate a Torre Annunziata crollata venerdì mattina e nella quale hanno perso la vita otto persone. Cuomo «a nome e nell'interesse dei proprietari degli appartamenti del condominio Palazzo Nunziante» parla dell'immane «tragedia consumatasi con la perdita di vite umane» che ha «determinato nelle 48 ore successive al terribile evento, l'impegno incessante, in una condizione di profondo dolore e sgomento, nel dare il proprio contributo a tutte le autorità pubbliche tempestivamente intervenute».
«Tuttavia, appare doveroso - aggiunge Cuomo - alla luce delle varie notizie battute sugli organi di stampa, spesso infondate, sicuramente diverse e contraddittorie tra loro, fornire le seguenti precisazioni: le abitazioni sono state acquistate con atto di compravendita tra privati nel mese di aprile del 2016; non esiste alcuna società immobiliare finalizzata alla creazione di strutture alberghiere o B&B; erano in corso lavori di ristrutturazione privata all'interno dei singoli appartamenti del piano primo regolarmente denunciati alle autorità competenti e del secondo piano in fase di iniziazione».
«Distrutti e colpiti nell'animo da quanto accaduto - sottolinea l'amministratore - nel rispetto del dolore delle famiglie che hanno subito definitive ed irreparabili perdite, invitiamo tutti gli organi di stampa e non, al rispetto incondizionato della vita umana, evitando di diffondere notizie non veritiere, profondendo invece, insieme il proprio impegno e le proprie energie nella collaborazione con le autorità inquirenti preposte, per la ricerca della verità». «Qualsiasi ulteriore comunicazione, informazione, notizia, priva di adeguati riscontri ufficiali - conclude l'avvocato Roberto Cuomo - sarà oggetto di valutazione per eventuali azioni legali a tutela di tutti gli interessati».