Benevento

“In Italia tutti sono liberi di manifestare e di esprimere il proprio pensiero rispettando ordine pubblico e buon costume. Questo principio di natura costituzionale vale per tutti e non solo per chi ritiene di poter esprimere le proprie idee ma di dover giudicare poi come attacco omofobo il pensiero altrui, solo perché difforme dal proprio”.
Così Francesco Farese, coordinatore provinciale dei giovani Ncd interviene nel dibattito generatosi rispetto all'organizzazione di un gay pride a Benevento.Omofobia e violenza di ogni genere – afferma Farese – vanno sempre condannate, ma i promotori dell'iniziativa e Sel non possono pensare di etichettare in questo modo chiunque esprima una visione diversa dalla loro, chiunque semplicemente difenda i valori su cui è fondata la nostra civiltà.
Tutti quindi possono manifestare il proprio pensiero, anche in piazza. Ma così come sono da condannare omofobia e violenza, sono allo stesso modo da condannare esibizionismi e atti osceni in luogo pubblico.


Chiarito ciò, che non affermo io ma la Costituzione e l'ordinamento italiano, vorrei riportare in questo dibattito le parole del Pontefice durante il ciclo di conferenze in preparazione del Sinodo autunnale. Papa Francesco infatti si è chiesto 'se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione che mira a cancellare la differenza perché non sa più confrontarsi con essa'. Per il Pontefice dunque non riconoscendo la diversità 'si rischia un passo indietro, la rimozione della differenza infatti è il problema non la soluzione'. Parole su cui tutti dovrebbero riflettere.

Ritengo che oggi una riflessione di natura politica vada poi fatta rispetto al tema del riconoscimento di alcuni diritti civili, colmando il vuoto normativo. Ma l'unico modello di famiglia da riconoscere è sempre stato, è e resterà sempre quello tradizionale. L'unica famiglia è quella composta da madre, padre e figlio. A sostenere questo principio, anche in questo caso, non sono io ma la realtà naturale e biologica della vita. Continueremo quindi a dire no a matrimoni, trascrizioni di matrimoni avvenuti all'estero e adozioni per persone dello stesso sesso. Non per avversione verso chi ha affettività diverse, che vanno rispettate, ma per difesa dei nostri valori, della nostra cultura cattolica e di un principio naturale.

Tutti coloro i quali si riconoscono in questi valori, associazioni cattoliche, partiti, movimenti civici e politici, dovrebbero quindi salvaguardarli e promuoverli. Ncd ha già provato a farlo con una mobilitazione nazionale in favore della vita e della famiglia lo scorso 15 novembre. E' giunto il momento, anche a livello locale, di rispondere all'aggressione ideologica ai principi fondamentali della nostra civiltà. A tal fine – conclude Francesco Farese – rivolgo l'invito a tutti questi soggetti a realizzare insieme iniziative a difesa dei nostri valori”.

redazione