Benevento

 

Egregio, Direttore, aprendo il Suo giornale on line, leggo nella Sua informazione, tra l’altro sempre puntuale, precisa e tempestiva, la risposta al mio comunicato della tal Consigliera Comunale ( surrogata e non eletta ) Angela Russo. Credo che la stessa, prima di argomentare una avventata risposta, dovrebbe  presentarsi, se non a me, alla città, visto che non vi sono tracce, fino ad oggi, della sua consistenza politica. Ma, comunque, nello spiegare il concetto di “poteca”, senza dover ricorrere a wikipedia  oppure a qualche dotto, e senza che la stessa si affanni in uno sterile esercizio con il quale si tenta di mostrar cultura,preciso, io che dell’esercizio linguistico ne ho fatto il mio pane quotidiano,  che il termine “poteca”, utilizzato dal Mastella (tra le altre cose amo il vernacolo quale fonte essenziale del sapere atavico,  cui attingere), con riferimento agli esercizi commerciali della Zona Ponticelli, è da ritenersi inadeguato e riduttivo degli stessiperché, in quel contesto,vi sono vere e proprie piccole aziende imprenditoriali, familiari e non, che dell’area, ne diventano essenziale spina dorsale economica.

In riferimento poi all’incontro di Mastella, Sindaco Pro tempore,con il Ministro Delrio, suggerisco alla consigliera surrogata di visionare e, soprattutto, ascoltare e, quindi cercare di comprendere,  il video da me richiamato. In esso, oltre il garbo istituzionale dell’accoglienza, vi è un vero e proprio tentativo di “traccheggio politico” da parte del Mastella, elegantemente “glissato” dal Ministro.

La mia vicenda politica?La consigliera surrogata ha ricordi confusi: io mi sono candidata non solo contro il PD, ma anche contro Mastella. E non lo rinnego. Poi,terminata la spinta propulsiva di una civismo puro, ho scelto di aderire con convinzionead un partito strutturato e proiettato su una politica del fare (vedi appunto la vicenda collegamenti ferroviari) e non su una sommatoria di numeri, più frutto di un equilibrismo politico, tecnico tattico da manuale Cencelli, che di politica vera per un governo fattivo della città. E le vicende attuali lo mostrano chiaramente (vedi facili defenestrazioni di assessori).

Inoltre, suggerisco, alla consigliera surrogata di non stare li a ripetere la “pappardella”, come gli è stata insegnata, di un passato da crocifiggere, ma, di lasciare qualche traccia della Sua esistenza politica ed amministrativa, seppursurrogata, come detto,  a Palazzo Mosti. In conclusione, ricordando alla Russo, che non posso e non voglio attardarmi in ulteriori spiegazioni politiche con Ella, la storia quotidiana ci consegna sul campo impegni profondamente diversi,La saluto,invitandoLa ad un maggiore attivismo amministrativo, al fine di non lasciare, negli annuari del Palazzo, un nome e cognome privi di consistenza politica.  

Redazione Bn