Amorosi

E' slittata al 21 settembre, per consentire l'individuazione delle parti offese (contrariamente a quanto eccepito dalla difesa), l'udienza dinanzi al giudice Loredana Camerlengo, chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di patteggiamento (1 anno e 4 mesi, pena sospesa) avanzata dalla 51enne maestra di Amorosi che a marzo era stata sospesa dalle funzioni per un anno perchè ritenuta responsabile di maltrattamenti ai danni di alcuni bambini delle elementari.

Come si ricorderà, il provvedimento era stato adottato dal giudice Roberto Melone in un'indagine diretta dal sostituto procuratore Iolanda Gaudino, che aveva proposto la custodia cautelare in carcere, e condotta dalla Squadra mobile. Un'inchiesta partita dopo la denuncia di alcuni genitori, supportata dalle immagini restituite dalle telecamere installate a scuola dagli investigatori.

Nel mirino fatti accaduti tra ottobre e dicembre 2016, allorchè, secondo l'accusa, avrebbe assestato schiaffi e calci ai piccoli – colpiti anche con libri e quaderni -, strattonandoli, trascinandoli e apostrofandoli.

Difesa dall'avvocato Aldo Minauro, la maestra si era detta pentita di ciò che aveva combinato quando era comparsa dinanzi al gip per l'interrogatorio di garanzia. In quella occasione, come si ricorderà, aveva ammesso i comportamenti che le erano stati addebitati, escludendo però di averli mantenuti con le modalità violente prospettate dagli inquirenti, ed attribuendoli ad una fragilità emotiva dovuta alla frustrazione che provava in quel periodo per l'impossibilità di svolgere il suo ruolo di insegnante in una classe particolarmente vivace. Per la cui conduzione, aveva precisato, sarebbero state necessarie forme di sostegno ed una diversa organizzazione del lavoro.

Esp