di Gianni Vigoroso
I canili sono oggi un sistema che serve a far soldi e a dissanguare le casse dei comuni. In molto casi, gli enti non vengono neppure avvisati dei decessi degli animali e continuano a pagare per la loro permanenze cifre esorbitanti.
La Legge dice invece che vanno creati dei rifugi e i canili devono rimanere solo come presidi sanitari e luoghi di transito degli animali. Ma tutto ciò purtroppo non avviene e basta fare un esempio pratico.
Trovi un cane in difficoltà e a rischio lungo una strada, contatti la Polizia Municipale e il servizio veterinario dell’Asl, resti sul posto ad attendere l’intervento come in normale pronto soccorso a persona. E cosa accade? Arriva l’ambulanza veterinaria, spesso dopo numerosi solleciti e spedisce il cane in un canile.
Nei giorni scorsi ha intenerito tutti la storia del cane anziano, sofferente, con quel collare di ferro da criminali al collo dopo essere stato abbandonato lungo la Variante da un padrone senza cuore. A nulla è valso ogni tentativo da parte della stessa Polizia Municipale di trovare una persona sensibile, disposta a curarlo ed adottarlo. Quell’animale salvato dai pericoli della strada è finito in un carcere. La speranza è che qualcuno possa fargli ora il regalo più bello, nonostante la sua avanzata età e cioè recarsi a Luogosano per riportarlo a casa.
Con un gruppo di volontari di Ariano Irpino, siamo andati a conoscere una realtà che da anni semina amore e abnegazione nella Valle del Cervaro, il rifugio di Savignano Irpino, in località Pescara. "Sappiamo già in partenza che queste immagini ci faranno piangere a tutti."
E’ gestito dall’associazione “Una” uomo natura animali guidata da Olimpia Roberto, che opera sul territorio con grande spirito di volontariato al fine di evitare la strada dei canili lager agli amici a quattro zampe. Accoglie cani abbandonati e maltrattati, evitando loro spesso una fine tragica. Abbiamo realizzato un VIDEO, una sorta di reportage che racconta l’attività giornaliera di questa struttura, che presto sarà interessata da un progetto di riqualificazione. E’ commovente ciò che abbiamo visto e vedrete attraverso noi nelle immagini. La storia di due cani che necessitano di cure urgenti, impossibilitati per cause diverse l’una dall’altra a poter trascorrere una vita serena.
Ne usciamo dal rifugio, tutti carichi di emozioni, ma nello stesso tempo impotenti, con tanta tristezza e rabbia per non essere in grado di poter fare di più. Ma ci fa stare bene una sola cosa, questo non è un canile.