Chianche

Il sindaco la definisce “una goliardata” dalla quale, comunque, prende le distanze. Non si parla d'altro a Chianche, 581 anime, piccolo comune in Irpinia.

Volano strali dopo il voto dell'11 giugno che ha decretato la riconferma del primo cittadino Carlo Grillo, rieletto con 214 voti di preferenza. Ma il clima è ancora rovente. Intanto esplode una nuova querelle. Gli avversari sconfitti non risparmiano bordate e accusano l'opposto schieramento di aver fatto spuntare in paese i manifesti funebri con l'annuncio della dipartita della lista sconfitta (“Siamo Chianche”). “Il gesto va condannato e chiederò scusa sabato in consiglio comunale”, ha commentato il sindaco Grillo ammettendo però che “nelle piccole realtà locali può accadere”. Ma lo schieramento che fa a capo a Corrado Cecere, è su tutte le furie.