Mugnano del Cardinale

Grazie ad un mega progetto dell'Ato, i comuni del Baianese potrebbero risolvere una volta per tutte i problemi della rete fognaria, tra l'altro senza sborsare neanche un euro. Il progetto in questione, ancora ad una fase preliminare, è stato presentato ufficialmente questa mattina nella sala consiliare del Comune di Mugnano del Cardinale. Ad illustarne i dettagli il Commissario Straordinario dell’Ato Giovanni Colucci, già sindaco di Mugnano del Cardinale.

Un'opera intercomunale, che oltre ad abbracciare i sei comuni del Baianese coinvolge anche gli impianti di Monteforte Irpino, il cui territorio confina con il Mandamento. Per la sua realizzazione l'Ato, per il tramite della Regione Campania, chiederà alla Comunità Europea un finanziamento che, euro euro meno, si aggira attorno ai 50 milioni di euro. Tanti soldi. Quanti ne occorrono per realizzare 33 interventi sulla rete fognaria e 19 di regimentazione idraulica, su un territorio la cui estensione è pari a ben 37 chilometri. 

«Questo progetto nasce da due esigenze. La prima deriva dalle indicazioni della Comunità Europea che pretende per i finanziamenti opere di tipo comprensoriali. I comuni hanno diversi problemi a progettare per singole comunità. Ecco perché ci stiamo muovendo come Ato su tutto il territorio irpino e sannita con questo tipo di programmazione degli interventi. Mettiamo insieme i comuni, favorendo i processi comunemente definiti “unioni dei servizi”. E’ il primo progetto preliminare che riusciamo ad approvare. L’altra esigenza è che in quest’area, piuttosto che altrove, c’è la necessità di mettere insieme i sei comuni del territorio per cui noi, da sempre, avendo amministrato questa realtà, ci rendiamo conto che si deve puntare ad avere un’unica entità amministrativa, magari conservando anche i campanili. Sono questi i due obiettivi che ci proponiamo di raggiungere con questa grossa progettazione», spiega il Commissario Colucci.

«Le progettazioni singole ormai sono superate, ora servono piani di sviluppo comprensoralii ed omnicomprensivi, in grado cioè di soddisfare tutte le esigenze della cittadinanza. Da qui la stesura di un progetto che complessivamente si aggira attorno ai 50 milioni di euro e che punta a risolvere tutti i problemi per la rete idrica, quella fognaria e per la depurazione, non trascurando la regoimentazione delle acque che scendono dalle colline», conclude Colucci.

 

Rocco Fatibene