Poca acqua. Anche a Cava de' Tirreni si corre ai ripari. Il sindaco, Vincenzo Servalli, ha emesso un provvedimento cautelativo che vieta l'utilizzo dell'acqua potabile per usi diversi da quello civile e domestico. Niente lavaggio auto, dunque. O irrigazione degli orti, giardini, prati e riempimento di piscine con le risorse idriche potabili.
La decisione del primo cittadino è stata adottata dopo la segnalazione del gestore del servizio idrico integrato (Ausino), che annuncia un periodo di grave emergenza idrica.
Il sindaco ha invitato i cittadini «a un senso di maggiore responsabilità nell'interesse pubblico e privato, affinché il patrimonio idrico, bene di tutta la cittadinanza, non vada disperso e sprecato inutilmente».
Ha anche sollecitato l'adozione «di ogni utile accorgimento finalizzato al risparmio dell'acqua. E quindi, di riparare subito le perdite, anche minime, da rubinetti, sciacquoni e altre apparecchiature di erogazione idrica».
Ha poi consigliato di usare l'acqua servita a lavare frutta e verdura per innaffiare le piante, a preferire una rapida doccia a un bagno in vasca, di evitare di far scorrere l'acqua mentre si fa la barba o si lavano i denti e di utilizzare lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico».
Per chi non rispettasse le direttive del comune sarà applicata una sanzione amministrativa che va da 25 a 500 euro.