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Il “Depistaggio” sotto sfratto trova molti cittadini contrari alle scelte di Mastella. Dopo la lettera inviata al centro sociale, in cui si intima di andar via, intervengono anche i Cinque Stelle, che giudicano incomprensibile la scelta del sindaco: “ Nelle scorse settimane il Sindaco di Benevento ha lanciato una offensiva, per molti inspiegabile, nei confronti dei Centri sociali cittadini, in particolare il Depistaggio (e il L@p Asilo 31). Ora il Comune ha deciso di accelerare le pratiche legali per recuperare la struttura di via Mustilli. Il M5S ha nel proprio DNA la tutela e il supporto a qualunque forma di attivismo civico, pur non condividendo sovente contenuti e forme di tale attivismo, perché, in ogni caso, esso denota la volontà di aggregarsi e di perseguire un bene comune in situazioni spesso di degrado. In particolare, ricordiamo come il Depistaggio sia nato nel 2000 con l’occupazione di una struttura incompiuta (il Pattinodromo) e, nel corso degli anni, sia stato centro di aggregazione e di proposta artistico-culturale. Non è stata, dunque, casuale, la mobilitazione che ha superato i confini sanniti a favore della struttura”.
Si interrogano poi i due portavoce del Movimento Cinque Stelle in Consiglio Comunale, Sguera e Farese, sulle motivazioni dell'accelerata di Mastella, riguardo lo sfratto: “ Pare assurdo, dunque, che si voglia cacciare le persone che da diciassette anni tengono letteralmente in piedi un manufatto che sarebbe altrimenti stato destinato al degrado più totale. Possiamo ipotizzare due cose: 1) Mastella usa periodicamente alcune tematiche come “armi di distrazione di massa” finalizzate a spostare l’attenzione dai magri risultati della sua Amministrazione; 2) il Sindaco vuole continuare a perseguire una strada di “privatizzazione” della città (come mostrato in altre circostanze: vedi, ad esempio, il rifiuto di aderire al bando sul compostaggio di comunità in nome di presunti investimenti privati di là a venire); 3) Mastella potrebbe aver contratto uno dei tanti “debiti elettorali” che deve saldare dando in gestione il bene ad Associazioni “amiche” in esclusiva. Solo se ci fosse un finanziamento pubblico tale da poter completare l’opera e collaudarla sarebbe sensato iniziare una discussione con i soggetti che detengono la struttura in virtù di una Convenzione stipulata con l’allora Sindaco Pasquale Viespoli. Per altro, proprio nell’ultimo anno il Depistaggio è diventato un prezioso luogo di sperimentazione di nuove pratiche come gli orti sociali, vedendo l’incontro di più realtà associative. Appare veramente assurdo porre fine, senza alcuna motivazione sostanziale, a tale esperienza. Il Programma per le Amministrative del M5S affermava: «Va supportato il protagonismo dei cittadini che riprendono possesso del territorio sottraendolo al degrado». In una città “povera” come Benevento ogni forma di attivismo va alimentata, non spenta! Il M5S di Benevento, dunque, è risolutamente contrario all’azione messa in atto dal Comune, senza per altro aver neanche abbozzato un dialogo con i soggetti coinvolti. Cacciare chi attualmente tiene in vita il Pattinodromo significa creare l’ennesima zona di degrado, mortificando esperienze importanti di “reti sociali”. Sappiamo che nella stessa maggioranza ci sono voci dissenzienti rispetto a tale scelta. Ci auguriamo che si facciano sentire. Sarebbe bello che il dissenso si manifestasse non solo quando ci sono nomine e cariche da reclamare ma anche sulle grandi questioni cittadine”.