In fiamme un furgone della Polizia Penitenziaria. Il mezzo fatiscente e usurato dal tempo, basta vederlo già dalla foto, uno di quelli in dotazione agli agenti del carcere di Ariano Irpino da anni, ha preso improvvisamente fuoco nel vano motore, a causa probabilmente di un improvviso corto circuito o surriscaldamento dei freni. E' accaduto nei pressi di un distributore di carburante lungo la variante Manna Tre Torri a Flumeri.
Tutti gli occupanti, tre agenti e un detenuto sono rimasti intossicati, ma hanno fatto in tempo ad uscire dal mezzo in fiamme. Attualmente sono al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Ottone Frangipane per le cure mediche necessarie.
L'intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Grottaminarda è stato davvero fulmineo e provvidenziale.
Poteva andare decisamente peggio, se l'incendio si fosse verificato in un tratto di strada più rischioso e trafficato come l'autostrada.
Il mezzo partito all'alba, tornava da un vero proprio tour de force in Campania lungo la tratta Napoli - Caserta - Ariano Irpino. Più volte è stata denunciata la carenza di mezzi dalle carceri, non solo ad Ariano ma dai vari penitenziari campani.
Sul posto insieme ai caschi rossi, i carabinieri di Flumeri. Tempestivo l'intervento dell'Anas che ha provveduto immediatamente a mettere in sicurezza la trafficata arteria.
“E’ stato un miracolo”. L’Osapp esprime massima vicinanza ai colleghi coinvolti: “Con sommo rammarico e tristezza registriamo l'ennesima assenza dell'amministrazione penitenziaria che invece di provvedere al rinnovo del parco automezzi, ormai tutti obsoleti, con più di 400.000 kilometri cadauno, tutti marci, senza aria condizionata, vengono sperperati soldi in progetti inutili e dispendiosi. Solo l'alta professionalità posta in essere dai colleghi ha evitato un'ennesima tragedia, ora basta bisogna intervenire d'urgenza e mettere in sicurezza i poliziotti penitenziari che operano negli istituti e sulle strade. Ci rivolgiamo direttamente al Ministro Orlando, non è più tollerabile il silenzio e l'assenza delle istituzioni. La nota è a firma del dirigente nazionale Maurizio Russo
Gianni Vigoroso