Paduli

Il comune di Paduli, ancora amministrato dalla gestione commissariale, ha riconosciuto all’azienda agricola D’Angelis un risarcimento danni di 3.000mila euro in seguito agli eventi calamitosi del 22 maggio 2013.  In quella data, infatti, il Comune fu colpito da violenti acquazzoni che comportarono una serie di danni alle colture agricole in più parti del territorio. L’avvocato Lucia D’Angelis, titolare dell’omonima azienda agricola, lamentò di aver subito danni a seguito di tracimazione delle acque provenienti dalla strada comunale Ariella, non opportunamente dotata di opere adeguate per la regimentazione e raccolta delle acque meteoriche. Con una nota inviata all’Ente, il legale trasmetteva foto e dimostrazione di quanto accaduto, nonché una relazione di stima del danno ricevuto a firma dell’agronomo Angelo Adolfi, quantizzata in 9mila euro del quale se ne chiedeva il relativo indennizzo a valere quale risarcimento danni. L’ufficio comunale, però, effettuato il relativo sopralluogo per una ricognizione e verifica dello stato di fatto, prendeva atto che la livellata strada presentava un avvallamento che permetteva alle acque, provenienti sia da destra che da sinistra della stessa strada, di convogliarsi nel punto centrale al quale non corrisponde specialmente nei casi eccezionali quale l’evento del 22 maggio 2013 un adeguato sistema di regolare deflusso e smaltimento delle acque accumulate; si prendeva atto, altresì, che nello stesso punto si era convogliata anche l’acqua proveniente dalla zona a monte della strada comprendente anche la particella di proprietà della ditta ricorrente, quest'ultima non opportunamente regimentata. Di conseguenza se ne deduceva la parziale concausa e relativa corresponsabilità da parte della stessa ditta del danno derivato. La perizia presentata, secondo il comune di Paduli appariva“Oltremodo esagerata in quanto va a quantizzare, oltre al danno alle colture, anche la riduzione del raccolto per i successivi anni tre”.  Sulla base di tali considerazioni l’Ente ha deciso di riconoscere un risarcimento danni di 3mila euro.

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