“Tre assessori revocati in meno di 365 giorni dall’insediamento, un dato di forte instabilità amministrativa su cui il Sindaco dovrebbe fare chiarezza alla Città nelle sedi istituzionali opportune”. Lo dichiara Francesco Farese, coordinatore cittadino di Alternativa Popolare, che interviene dopo l’estromissione dalla Giunta del vicesindaco Erminia Mazzoni.
“Ci piacerebbe un’Amministrazione che lasciasse più spazio al merito ed alle competenze amministrative e meno alle questioni strettamente politiche – afferma Farese – ma anche in questo caso, purtroppo, sono state queste ultime ragioni a prevalere.
Dopo l’assessore all’Urbanistica, l’assessore ai Trasporti ed all’Istruzione, l’Esecutivo perde così anche il vicesindaco, perde una risorsa preziosa vista anche l’indiscussa esperienza e le competenze di Erminia Mazzoni. La perde inoltre in un settore di fondamentale importanza come quello della programmazione comunitaria e dei fondi europei che ad oggi, con il Comune in dissesto, restano l’unica opportunità per la realizzazione di opere di cui il territorio necessita e per creare presupposti di nuovo sviluppo. Dinnanzi ad una situazione del genere ci saremmo aspettati una riflessione più profonda che mettesse al centro il bene ed il futuro della Città e non il destino politico di singoli”.
Proprio sul dato politico poi il coordinatore cittadino di Alternativa Popolare chiede chiarezza: “Lo scorso anno Mastella si presentò ai beneventani giurando che il suo unico interesse sarebbe stata l’Amministrazione della Città e che non avrebbe utilizzato tale ruolo come trampolino per rituffarsi nell’agone politico nazionale. Ieri Erminia Mazzoni nello spiegare le ragioni che hanno condotto all’esautoramento ha dichiarato invece che il Sindaco gli avrebbe comunicato ‘di aver chiuso un accordo per le prossime elezioni politiche’. A questo punto Mastella dica chiaramente ai beneventani le proprie intenzioni, si esca dalle strategie politiche e si ragioni nell’interesse della comunità.
Se si procedesse con questa media, arriveremo a fine consiliatura ad avere cambiato 15 assessori su 9 componenti, situazione paradossale di cui non gioverebbe nessuno e soprattutto non ne gioverebbe la Città dato che l’azione amministrativa nei diversi settori sarebbe continuamente rallentata, interrotta o azzerata. Viceversa auspichiamo – conclude Francesco Farese – che si possa imparare dagli errori del passato e che da oggi si possa cambiare registro valutando prioritariamente nel merito azioni e proposte amministrative messe in campo e non le etichette politiche, che si possa concentrare l’attenzione ed il dibattito sulle questioni amministrative e non sulle prossime elezioni; la classe dirigente politica ne ha il dovere dinnanzi ai cittadini”