Roccaromana

I finanzieri della Compagnia di Caserta hanno sequestrato un distributore munito di 2 colonnine e di 3 serbatoi della capienza complessiva di circa 30.000 litri. L'operazione della Finanza è scattata in località Roccaromana, in provincia di Caserta all'interno di un’azienda di trasporto di merci su strada dove da tempo erano stati notati movimenti sospetti di cisterne di carburante. All’interno della vasta area adibita a parcheggio vi era un impianto di distribuzione di carburante, presumibilmente utilizzato per il rifornimento dei mezzi della società, sul quale i militari hanno proceduto ad effettuare approfonditi controlli finalizzati a verificare la regolarità dell’installazione.

L’impianto era costituito da due serbatoi interrati dalla capienza di 10.000 litri ciascuno, una cisterna aerea dalla capienza di 9.000 litri, 2 colonnine munite di pistola erogatrice e contalitri nonché di un elettropompa per il carico del carburante dalle cisterne. Dall’analisi della documentazione relativa alla sicurezza dell’impianto i finanzieri hanno evidenziato gravi difformità tra quanto indicato nel certificato di prevenzione incendi e la realizzazione delle attrezzature e dei serbatoi, rilevando che l’impianto non era dunque conforme alla normativa sulla sicurezza ed antincendio, anche perché all’interno delle cisterne erano stoccati oltre circa 1.000 litri di prodotto petrolifero di tipo gasolio.

Ed ancora, durante l'operazione nell'area e di un capannone ubicato in un terreno adiacente i militari hanno rinvenuto 19 cisterne dalla capienza di mille litri che contenevano tracce di gasolio per uso agricolo, “il cui possesso – spiegano i finanzieri - ed utilizzo è ingiustificato per una società esercente attività di trasporto merci su strada. Si sospetta infatti che tale prodotto, acquistato ad un prezzo inferiore rispetto al gasolio per autotrazione in quanto ad accisa agevolata, sia stato utilizzato nel corso del tempo da parte della citata società. Al termine dell'operazione impianto di distribuzione e cisterne sono state sequestrate mentre i due titolari della società sono stati denunciati con le ipotesi di reato di sottrazione all’accertamento dell’imposta sui prodotti petroliferi, omessa richiesta del certificato di prevenzione incendi e omessa denuncia di detenzione di materie esplodenti.