Atripalda

 

di Andrea Fantucchio 

«Ora mi sento bene». Così Giancarlo Cioffi ha commentato il grande lavoro che, con i suoi amici, è stato svolto ieri pomeriggio a Pianodardine. Di fronte alla scuola elementare abbandonata: della quale vi abbiamo parlato la scorsa settimana. (Clicca sulla foto di copertina e guarda il video)

L'area, fra Avellino e Atripalda, è diventata discarica privilegiata per molti incivili: qui vengono a scaricare di tutto. Approfittano della zona isolata e abbandonano: elettrodomestici, mobili, olii esausti, batterie e altri rifiuti speciali.

Mancano telecamere e controlli adeguati, un'evidenza che non ha però scoraggiato i protagonisti della nostra storia.

Giancarlo, in compagnia di altri amici (Roberto Carullo, Alfonso Caccavale, Federico Picillo e Franco Catalano), ha deciso di pulire la zona. Armati di scopa e paletta, ieri pomeriggio hanno spazzato e poi raccolto i rifiuti in delle buste di plastica.

Il social è diventato cassa di risonanza privilegiata: una diretta Facebook che ha dimostrato come a volte basti davvero poco per riappropriarsi degli spazi della città.

Un insegnamento che stiamo raccogliendo in diversi quartieri di Avellino: il comitato di cittadini costituitosi a Valle, che ha riqualificato la piazzetta della frazione, gli abitanti di Picarelli che hanno riparato le giostre destinate ai bambini e ripulito gli spazi verdi.

Un segnale chiaro: «Noi abitiamo qui e, se il Comune ci dimentica, casa nostra la puliamo da soli».

Non certo un'alibi per l'amministrazione, visto le tasse che i cittadini pagano per veder riconosciuti servizi fondamentali come la pulizia, ma uno schiaffo ideale. Molto significativo. Un segnale che dimostra come lo spirito civico di Avellino non sia certo sparito. E forse un monito anche in vista delle prossime amministrative: le promesse da marinai, stavolta, non saranno sufficienti.